Burkina Faso, c’è speranza per un vaccino efficace contro la malaria

di claudia

C’è speranza per il vaccino contro la malaria sviluppato dai ricercatori burkinabé dell’unità clinica di Nanoro, cittadina situata nel centro-ovest del Burkina Faso, a un centinaio di chilometri dalla capitale Ouagadougou. L’R21 è una versione migliorata dell’Rts’s, un farmaco efficiente al 30%, ed è oggi il primo vaccino contro la malaria a superare la barriera di efficacia del 75%, stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per validare questo tipo di farmaci.

“Abbiamo lavorato allo sviluppo del vaccino Rts’s che ora è raccomandato dall’Oms per l’uso in tutto il mondo. Abbiamo un’efficacia modesta del 30% in quattro anni contro la malaria grave. È un’efficacia interessante ma non sufficiente vista la nostra ambizione di eliminare la malaria entro il 2030” ha dichiarato a Voa Afrique Alidou Tinto, capo dell’unità clinica di Nanoro. “Ecco perché dopo Rts il nostro team, in collaborazione con i suoi partner a Oxford, ha intrapreso il lavoro su una molecola di seconda generazione chiamata R21 che ci ha portato risultati mai riportati prima a livello mondiale”, con un’efficienza del 77% in un anno.

Testato già su 450 bambini dai cinque ai 17 mesi, il farmaco sembra funzionare e il team di ricerca assicura che i risultati della seconda e della terza fase dello studio saranno presto disponibili: “Questo vaccino potrebbe essere distribuito già nel 2023 ai primi 250.000 bambini del Burkina Faso” ha detto Tinto.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2021 ci sono stati 241 milioni di casi di malaria nel mondo e 627.000 decessi. Più del 95% dei casi e dei decessi sono stati osservati nella regione africana e in particolare nei bambini di età inferiore ai cinque anni.

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