Il Benin piange Albert Tévoédjrè

di Valentina Milani
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Albert Tévoédjrè è morto ieri, mercoledì 6 novembre, in una clinica di Porto-Novo (Benin) all’età di 89 anni. Politico, professore, intellettuale, è stato una figura chiave nel processo di transizione democratica del Paese.

La Volpe di Djrègbé, come lo chiamavano i parenti in riferimento alle sue origini, si lascia alle spalle una ricca carriera accademica, politica e soprattutto diplomatica. Fu autore di molti libri, tra i più importanti: L’Afrique révoltée, pubblicato nel 1958, e La Pauvreté, richesse des peuples (1978) edito in italiano da Emi nel 1982 (La povertà, ricchezza dei popoli). Era infatti uno degli esperti più fidati di sviluppo sociale ed economico dell’Africa.

Tévoédjrè nacque a Porto-Novo, capitale del Benin, il 10 novembre 1929. Studiò presso il Massachusetts Institute of Technology e presso le università di Tolosa, in Francia, e nelle città svizzere di Ginevra e Friburgo, conseguendo una laurea di dottorato in scienze sociali ed economia.

Mentre era in Francia, guidò una federazione di studenti neri. Dopo che il Benin ottenne l’indipendenza dalla Francia nell’agosto 1960, fu nominato segretario di Stato e ministro dell’Informazione per la nuova nazione dell’Africa occidentale.

Tre decenni dopo, Tévoédjrè arrivò terzo nelle elezioni presidenziali del Benin, quando il Paese tenne la sua prima gara presidenziale, contestata per 21 anni dopo le rivolte pro-democrazia che costrinsero il leader marxista Mathieu Kérékou a porre fine alla sua dittatura militare nel 1991. Alla fine degli anni Novanta fu ministro per la Pianificazione e la riabilitazione economica, assumendo il ruolo di “capo del governo” in assenza del presidente.

Tévoédjrè lavorò per un decennio presso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite, salendo al grado di vicedirettore generale. Dal febbraio 2003 al febbraio 2005 ha ricoperto il ruolo di Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan per assistere i protagonisti della crisi in Costa d’Avorio nell’ambito delle strategie di attuazione dell’accordo di Linas-Marcoussis. Si è dimesso dal suo mandato di mediazione in Costa d’Avorio nel dicembre 2004.

Tévoédjrè era sposato con Isabelle Ekue, una professoressa di letteratura che si batte contro le mutilazioni genitali femminili.

Anche se i beninesi si aspettavano questa morte, in tanti hanno espresso dispiacere e sconforto. Nel grande campus universitario di Abomey-Calavi, questa mattina gli studenti hanno ricordato le sue qualità intellettuali e hanno salutato «un uomo di idee» e «un amante delle belle lettere».

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