Anche Niger e Burkina lasciano il G5 Sahel

di claudia

Il Burkina Faso e il Niger hanno annunciato il proprio ritiro da G5 Sahel,  il quadro istituzionale per il coordinamento e il monitoraggio della cooperazione regionale nelle politiche di sviluppo e sicurezza, fondato nel 2014 da 5 Paesi. Il Mali si era già ritirato lo scorso maggio e ora, restano sol il Ciad e la Mauritania in questo sistema che non ha ormai più senso.

Le giunte di Niamey e di Ouagadougou hanno spiegato di aver preso tale decisione perché gli obiettivi non sono stati raggiunti. I tre Paesi, tutti guidati da giunte golpiste, hanno fondato a settembre una Alleanza degli Stati del Sahel.

Sabato 2 dicembre, Burkina Faso e Niger hanno deciso “in totale sovranità” di ritirarsi “da tutti gli organismi del G5 Sahel, compresa la Forza congiunta”. La decisione è entrata in vigore il 29 novembre, indicano i due Paesi in un comunicato stampa congiunto. Secondo Ouagadougou e Niamey, “l’organizzazione fatica a raggiungere i suoi obiettivi. Peggio ancora, le legittime ambizioni dei nostri Stati, di fare dell’area del G5 Sahel una zona di sicurezza e di sviluppo, sono ostacolate dalla pesantezza istituzionale, pesantezza di un’altra epoca che ci convince che il percorso verso” l’indipendenza e la dignità su cui ci impegniamo oggi, è contrario alla partecipazione al G5 Sahel nella sua forma attuale”, continuano.

Nel 2017 il G5 Sahel aveva lanciato la propria forza militare, finanziata in gran parte dall’Unione europea. I rapporti tra l’Ue e le amministrazioni nate dai golpe sono sempre più tese e delicate.

Condividi

Altre letture correlate: