Centrafrica: grave crisi alimentare in corso, l’allarme del Pam

di claudia
insicurezza alimentare

La Repubblica Centrafricana (Rca) sta affrontando una grave crisi alimentare che potrebbe protrarre la dipendenza dagli aiuti umanitari del Paese nel 2022 e nel 2023. È quanto avverte il Programma alimentare mondiale (Pam) in un report pubblicato ieri: “La Repubblica Centrafricana sta affrontando bisogni umanitari senza precedenti e la sicurezza alimentare si sta deteriorando”, ha detto martedì Tomson Phiri, portavoce dell’organismo delle Nazioni Unite, in una conferenza stampa a Ginevra.

Il Paese africano “si unisce così all’elenco dei Paesi con la più alta percentuale di popolazioni con grave insicurezza alimentare, come Yemen, Sud Sudan e Afghanistan”, ha detto Phiri. Secondo il Pam quasi la metà della popolazione dell’Africa centrale, ovvero 2,2 milioni di persone, sta affrontando un’elevata e acuta insicurezza alimentare da aprile, situazione dovuta in particolare alla persistente insicurezza, allo sfollamento delle popolazioni nel Paese e al conflitto armato interno iniziato nel 2013.

“Oltre a questi shock, ci sono fattori strutturali come l’elevata crescita demografica, la povertà diffusa, la sottoccupazione e il degrado della base delle risorse agro-ecologiche che contribuiscono a un graduale deterioramento dei mezzi di sussistenza e della sicurezza alimentare”. L’Onu ha anche stimato che la crisi ucraina abbia un effetto “devastante” sulle condizioni di vita nella Rca, con “il rischio di una situazione di emergenza”.

Il Pam sottolinea anche che l’aumento dei prezzi del carburante e dei generi alimentari e il deterioramento delle condizioni di vita a causa dell’inflazione sono effetti “inevitabili” della crisi in corso. Di conseguenza, “un forte aumento dei prezzi di alcuni prodotti di base è previsto entro agosto 2022”.

Di fronte a questa situazione il Pam chiede “finanziamenti immediati” per un importo di 68,4 milioni di dollari: “Le esigenze superano le risorse che abbiamo a disposizione” ha detto Tomson Phiri. “Se non abbiamo soldi, dovremo prendere il cibo da chi ha fame e darlo a chi ha ancora più fame. Questa non è una situazione auspicabile”.
Secondo le proiezioni fatte alla fine del 2021 dalla Banca Mondiale, si prevede che circa il 70% della popolazione dell’Africa centrale vivrà in condizioni di estrema povertà quest’anno. 

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