19/11/2014 – Costa d’Avorio – Proteste dei militari, al via una trattativa

di AFRICA

 

Rappresentanti dei militari e del governo cominciano oggi negoziati per risolvere un contenzioso che ha spinto migliaia di soldati a protestare in diverse città della Costa d’Avorio; creando timori tra la popolazione, sottolineano fonti della MISNA, nonostante le rivendicazioni siano per ora solo economiche.

L’avvio di una trattativa è stato annunciato ieri sera dai ministro degli Interni, Hamad Bakayoko. Che in un intervento trasmesso in televisione ha anche comunicato la decisione del governo di accordare il pagamento di stipendi arretrati a oltre 9000 soldati.

Le proteste dei militari hanno attraversato la capitale economica Abidjan, ma anche città del nord come Bouaké e Korhogo. Quasi dappertutto i soldati hanno bloccato la circolazione di automobili e camion. Ad Abidjan ci sono stati disordini e, come confermato dal ministro degli Interni, è stato ucciso un civile.

Secondo le fonti della MISNA, a portare avanti le rivendicazioni sarebbero in particolare ex ribelli integrati nell’esercito sulla base degli accordi di pace firmati a Ouagadougou nel 2007. “Ci sono problemi ancora aperti – dicono alla MISNA – relativi ai salari, alle promozioni e a gratifiche di vario tipo”. Le fonti sottolineano che la popolazione segue con apprensione l’evoluzione della trattativa, anche perché molti ricordano come il colpo di Stato del 1999 sia cominciato proprio con rivendicazioni di carattere salariale da parte dei soldati.

In Costa d’Avorio una crisi politica e militare durata un decennio si è conclusa nel 2011 con l’arresto del presidente Laurent Gbagbo e l’entrata in carica del suo rivale Alassane Ouattara, eletto pochi mesi prima. L’accordo di Ouagadougou era stato firmato dal governo di Gbagbo e i ribelli delle Forze nuove, che controllavano il nord del paese. – Misna

 

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