Zimbabwe, Presidente nominerà i principali magistrati

di Enrico Casale
Emmerson-Mnangagwa

Il Presidente dello Zimbabwe potrà esercitare un maggiore controllo sul sistema giudiziario. Lo prevede un emendamento costituzionale approvato dal parlamento di Harare che consentirà al capo dello Stato, Emmerson Mnangagwa, salito al potere nel 2017 dopo l’allontanamento dell’ex presidente Robert Mugabe, di nominare i principali magistrati del Paese senza alcuna consultazione. Una stretta sulla magistratura già in atto sotto l’ex presidente, ma che era stata modificata nel 2013 su pressione dell’opposizione.

Interpellato da Radio France Internationale, Musa Kika dell’organizzazione per i diritti umani dello Zimbabwe, ha detto che questo emendamento costituisce “una vera e propria battuta d’arresto democratica”. “La separazione del potere è alla base del nostro sistema di governance – ha detto -. Tre rami: legislativo, esecutivo e giudiziario che lavorano insieme e lottano per un equilibrio di potere. Questo emendamento compromette il nostro sistema e consente un potere assoluto, senza alcun controllo”.

Questo emendamento fa parte di una serie di modifiche supportate dallo Zanu-Pf, il partito al governo. Tra esse, una norma che permette di nominare il vicepresidente che ora è invece eletto. Oppure trattenere in servizio magistrati che hanno superato l’età pensionabile. Gli emendamenti devono però ancora essere firmati dal capo dello Stato.

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