Tunisia, Saied caccia via la Commissione di Venezia

di claudia
il presidente Kais Saied

I rappresentanti della Commissione di Venezia sono stati invitati dal presidente della Repubblica Kais Saied a lasciare la Tunisia. Durante un incontro con il ministro degli Affari Esteri, Othman Jerandi, il capo dello Stato ha respinto categoricamente ogni ingerenza negli affari interni della Tunisia, con riferimento alla Commissione di Venezia.

“Si tratta di un’ingerenza inaccettabile…Se queste persone sono in Tunisia, devono sapere che sono indesiderabili…La Costituzione sarà messa in atto dai tunisini e non dalla Commissione di Venezia e, se necessario, sospenderemo la nostra appartenenza a questa Commissione”, ha dichiarato Kais Saied.

Il presidente, secondo Mosaique Fm, ha aggiunto di non tollerare alcun intervento negli affari interni del Paese né alcun attacco alla sovranità tunisina. “La Tunisia è un Paese libero e sovrano. Se vogliono intervenire, devono solo tornare alle loro case. Chiunque appartenga a questa commissione deve lasciare immediatamente il Paese”, ha insistito.

Creata nel 1990, la Commissione di Venezia (Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto) è un organo consultivo del Consiglio d’Europa in materia costituzionale. La sua missione è fornire consulenza legale ai suoi Stati membri e non membri che desiderano che le loro strutture legali e istituzionali siano conformi agli standard internazionali e all’esperienza nell’ambito della democrazia, dei diritti umani e dello stato di diritto. Le sue aree di intervento sono istituzioni democratiche e diritti fondamentali; giustizia costituzionale e giustizia ordinaria; elezioni, referendum e partiti politici.

In Tunisia, membro dal 2010, offre “aiuti costituzionali di emergenza” della Tunisia. Un nuovo impulso alla cooperazione tra la Commissione e le autorità tunisine venne dato all’indomani della Rivoluzione del 2011. Desiderosa di riformare urgentemente le istituzioni statali per conformarsi agli standard internazionali, la Tunisia si è rivolta più volte alla Commissione di Venezia. Su richiesta del presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente tunisina (Anc), la Commissione di Venezia ha effettuato diverse visite in Tunisia durante il processo di stesura della Costituzione.

Oggi, è questa Costituzione ottenuta con fatica che il presidente Saied vuole cambiare, nell’ambito di un controverso processo che lo vede protagonista di una svolta autoritaria dallo scorso 25 luglio. Saied agisce attraverso uno stato d’eccezione, che gli ha permesso tra l’altro  di sospendere e successivamente sciogliere il Parlamento, cambiare il governo, sciogliere il Consiglio superiore della magistratura, modificare la composizione dell’autorità delle elezioni. 

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