Trentino, l’etiope Agitu Gudeta trovata morta in casa. Denunciò episodi di razzismo

di Marco Trovato

Agitu Gudeta, pastora etiope di 42 anni che da tempo viveva in Trentino e diventata simbolo di integrazione è stata trovata morta nella sua casa in valle dei Mocheni, dove aveva avviato un’azienda agricola con allevamento di animali da cortile, la Capra Felice, a Frassilongo. Secondo le prime informazioni si tratterebbe di omicidio.

Sul corpo della donna, da quanto si apprende sarebbero infatti state trovate alcune lesioni. I carabinieri sono sul posto assieme al magistrato in attesa del medico legale, che potrà chiarire le cause del decesso una volta effettuato un primo esame sul corpo della donna.

Circa due anni fa Agitu, nota con il soprannome di ‘Regina delle capre felici’ , aveva ricevuto minacce a sfondo razziale e lo scorso mese di gennaio, l’autore era stato condannato a 9 mesi per lesioni dal tribunale di Trento ma non per stalking finalizzato alla discriminazione razziale, come chiedeva l’accusa.

Agitu era arrivata in provincia di Trento nel 2010 dopo essere fuggita dalla natia Etiopia in preda a scontri sociali. La donna era stata anche minacciata dal suo governo. 

In Italia Gudeta aveva intrapreso l’attività di pastora e aveva fondato l’Azienda Agricola ‘La Capra Felice’ che oggi conta 180 capi.

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