Sudan, ridotto a sei mesi lo stato di emergenza

di Enrico Casale
Proteste in Sudan

Il Parlamento in Sudan ha ridotto a sei mesi lo stato di emergenza che, nelle scorse settimane, il presidente Omar al-Bashir, aveva imposto per un anno. Una misura estrema, quella presa dal capo dello Stato, per placare le proteste che, dalla fine del 2018, stanno interessando il Paese. I manifestanti inizialmente contestavano il carovita e, in particolare, l’aumento dei prezzi del carburante e del pane. Successivamente le proteste hanno assunto un carattere più politico e si sono spinte fino alla richiesta di dimissioni del presidente.

Il vicepresidente del parlamento, Ahmed Attijani, ha detto che alcuni parlamentari si sono opposti allo stato di emergenza perché limita le libertà delle persone. Secondo gli attivisti dei diritti civili, più di 800 persone sono state processate nei tribunali di emergenza recentemente istituiti in Sudan. Sono migliaia i manifestanti arrestati nelle strede delle principali città sudanesi. Forte anche la censura sui media.

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