Rd Congo: alluvioni a Kinshasa, 140 morti e ancora si scava

di claudia

È di 140 il numero delle vittime delle alluvioni della scorsa notte a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo, colpita da piogge torrenziali. È tuttavia probabile, affermano le autorità congolesi, che altre vittime possano emergere dalle acque e dal fango nei giorni che verranno. È solo l’ultimo di una serie di disastri ambientali mortali che hanno colpito, nel 2022, l’Africa occidentale e centrale.

Il presidente congolese Félix Tshisekedi, che è a Washington per il vertice Usa-Africa, ha dichiarato tre giorni di lutto e ha detto che avrebbe interrotto il suo viaggio, tornando a Kinshasa già domani dopo l’incontro con il presidente americano Joe Biden. Ieri una frana ha interamente coperto un’autostrada che funge da principale via di rifornimento tra Kinshasa e Matadi, un porto più a valle del fiume Congo che è uno sbocco cruciale verso l’Oceano Atlantico.

Quest’anno l’Africa occidentale e centrale ha sofferto di inondazioni devastanti, evidenziando un micidiale mix di sviluppo urbano caotico e cambiamento climatico affrontato da dozzine di città africane in rapida crescita. In Ciad, le peggiori inondazioni degli ultimi decenni hanno provocato migliaia di sfollati a settembre e hanno lasciato la capitale, N’Djamena, navigabile solo in barca per giorni. In Nigeria, il Paese più popoloso dell’Africa, centinaia di persone sono morte, un milione sono rimaste sfollate e almeno 200.000 case sono state distrutte a ottobre dopo la peggiore inondazione della nazione in un decennio: le forti piogge in Nigeria hanno inondato almeno 270.000 acri di terra coltivabile e complessivamente, 2,5 milioni di acri di terra arabile sono stati allagati nell’Africa occidentale e centrale a causa delle precipitazioni superiori alla media di quest’anno, secondo i dati diffusi dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite.

Secondo un report del mese scorso dell’Ipcc la stagione delle piogge del 2022, che va da aprile a ottobre, è stata del 20% più umida di quanto sarebbe stata senza il cambiamento climatico. I Paesi africani sono tra i più colpiti dal cambiamento climatico: la veloce urbanizzazione pone grandi sfide poiché le città in continua espansione devono affrontare enormi perdite economiche causate da disastri ambientali. Nel 2020, la Banca mondiale ha stimato che l’interruzione dei trasporti causata da ogni giorno di inondazione a Kinshasa costa alla popolazione 1,2 milioni di dollari, una cifra che non include i danni alle infrastrutture e le perdite per le aziende e le catene di approvvigionamento.

Un tempo villaggio di pescatori, Kinshasa è oggi una megalopoli di 15 milioni di abitanti, una delle più grandi del continente africano. Molte case tuttavia sono ancora quelle nate dagli insediamenti informali costruiti vicino al fiume o lungo pendii soggetti a frane: già nel 2019 a decine sono morti dopo che le piogge battenti avevano allagato parte della città.

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