Nuovo corso in Tanzania, la differenza c’è ma non si dice

di Stefania Ragusa

La Tanzania cambia (nettamente) linea dopo la morte di John Magufuli, ma la nuova presidente, Samia Suluhu Hassan, non vuole che tempo e parole siano sprecate facendo confronti e alimentando polemiche, soprattutto in un momento in cui ci sono tante cose importanti da mettere a fuoco e nodi critici da sciogliere. Samia Suluhu Hassan ha “sgridato” il Parlamento, invitando i deputati a interrompere i dibattiti imperniati sul confronto tra lei e il suo predecessore. «Dovremmo discutere e approvare i bilanci del governo … Lavoriamo come dovrebbe il parlamento», ha detto, parlando a una conferenza nazionale organizzata dai leader religiosi in memoria del defunto presidente.

In realtà le differenze tra lei e Magufuli, a prescindere dalla mascherina indossata, sono così palesi che probabilmente davvero non ha molto senso immaginare di discutere per individuarle. I fatti in questo caso hanno la voce più rilevante e dicono che nel Paese negazionista per antonomasia, la nuova presidente si è affrettata a costituire una task force sul covid-19. Ma non solo: ha permesso ai media che erano stati messi messi al bando di riaprire, inaugurando un nuovo corso che riguarda la libertà di stampa. Samia Suluhu Hassan è la prima presidente donna della Tanzania ed è stata la vice del presidente Magufuli. Ricendica la corenza delle sue azioni rispetto a quelle del predecessore. La cosa sembra più però un omaggio formale alla memoria che un dato di realtà.

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