Egitto, Isis torna a uccidere nel Sinai

di Stefania Ragusa

In un video pubblicato su Telegram, un gruppo affiliato allo Stato Islamico (Isis) ha rivendicato l’esecuzione di un cristiano copto e di due membri di una comunità locale nel Sinai egiziano. La Chiesa copta, che rappresenta tra il 10 e il 15% della popolazione egiziana, domenica ha confermato all’agenzia France Presse, che il cristiano ucciso si chiamava Nabil Habashi Salama.

In un video di 13 minuti diffuso nel fine settimana, il 62enne copto di Bir al-Abd, nel Sinai settentrionale, viene ucciso a bruciapelo da un militante affiancato da altri due. «Quanto a voi cristiani d’Egitto, questo è il prezzo che pagate per sostenere l’esercito egiziano», ha detto nel video il militante che ha giustiziato l’uomo.

Anche due giovani membri di una tribù del Sinai sono stati uccisi perché accusati dai militanti di combattere a fianco dei militari egiziani. La rivolta jihadista nel Nord Sinai si è intensificata nel 2013 quando l’esercito ha rovesciato il presidente Mohamed Morsi. Ad essa il governo ha reagito organizzando vaste operazioni militari nella penisola.

Condividi

Altre letture correlate: