Migranti, di Domenico Di Cesare

di AFRICA
Migranti

Non è certo la prima raccolta di storie di immigrati a essere pubblicata in Italia. Raccolte che appaiono in forme editoriali variabili – dalle brevi testimonianze in prima persona, ai libri dedicati alla ricostruzione della storia di un singolo protagonista, fino ai limiti della fiction (non possiamo non ripensare al fortunato Fogli di via di Gianpaolo Trevisi) – e che non possiamo che augurarci di veder crescere, soprattutto in tempi come i nostri che vedono smarrirsi i fondamentali della convivenza civile, nella folle e sciagurata illusione – già tante volte smentita dalla storia – che far star male l’altro faccia stare bene noi.

Qui troviamo dodici incontri che l’autore ha avuto con altrettanti immigrati (ma vi fanno capolino anche altri), per la maggior parte venuti da Paesi africani, tutti o quasi passando per il collo di bottiglia di Agadez e poi della Libia, alcuni di loro ancora minorenni. Sono storie di vita generalmente comunicate con semplicità e pudore, racconti dai quali si intravedono vicende e situazioni spesso drammatiche (anche prima di iniziare la traversata). Quasi mai si tratta di fuggire dalla fame nel senso della carestia, e nemmeno dalla guerra (a parte l’Eritrea in permanente stato di militarizzazione). Spesso ci si allontana da situazioni familiari divenute insostenibili, o si è partiti per cercare lavoro in Libia, e solo in un secondo momento ci si è trovati a fare il salto.

Diverse di queste storie personali sono accomunate dalla drammatica questione dell’identità sessuale – è forse questa accentuazione a caratterizzare il presente libro –, non vivibile alla luce del sole in Paesi in cui la caccia al gay si fa sempre più preoccupante, fomentata da legislazioni sempre più restrittive. In questo senso, particolarmente significativa, e anche più circostanziata delle altre, è la testimonianza di Jasmine, camerunese da una dozzina di anni in Italia, che oggi è la presidente di un’associazione che si occupa dei diritti dei migranti Lgbt (anzi, ormai Lgbtqi).

Prefazione di Erri De Luca; postfazione di Luciana Castellina.

Castelvecchi, 2018, pp. 125, € 14,50

(Pier Maria Mazzola)

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