Mauritania, un nuovo accordo per l’idrogeno verde

di claudia
idrogeno verde

Le autorità mauritane hanno firmato un memorandum d’intesa con la società britannica Bp sugli studi in vista dello sviluppo di un progetto di idrogeno verde. Lo hanno fatto a margine della Cop27 organizzata a Sharm el-Sheikh, in Egitto. La cerimonia della firma si è svolta sotto la supervisione di Mohamed Ould Cheikh El Ghazouani, presidente della Mauritania

Nell’ambito dell’accordo, la Bp si impegna a realizzare studi tecnici e commerciali per valutare le potenzialità di questo progetto. La capacità di generazione potenziale potrebbe raggiungere i 30 gigawatt, in attesa dei risultati dello studio.

Questo memorandum d’intesa fa parte della strategia del governo mauritano di mobilitare e sviluppare le vaste risorse del paese, in particolare gas, energie rinnovabili e minerale di ferro, per costruire un centro integrato di produzione ed esportazione di idrogeno verde e suoi derivati. Il Paese aspira a raggiungere l’accesso universale all’elettricità entro il 2030, con un mix di energie rinnovabili del 50%. Ricorda Ecofin, una delle agenzie che riporta la notizia.

Inoltre, questo nuovo accordo rafforza ulteriormente la collaborazione tra le due parti. La British Petroleum sta attualmente sviluppando il progetto gas Grand Tortue Ahmeyim che la Mauritania condivide con il Senegal, oltre al giacimento di gas Birallah che riguarda solo la Mauritania.

La Mauritania ha già firmato quest’anno due accordi riguardanti il ​​potenziale sviluppo di due grandi progetti di idrogeno verde. Il progetto battezzato Aman è stato firmato a fine maggio a Nouakchott, a margine di un forum organizzato dal governo mauritano sulla transizione energetica, con la Cwp Global, un gruppo energetico con sede a Newcastle, in Australia. Anche la compagnia Chariot è impegnata in un progetto di idrogeno verde a Nouadhibou, la capitale economica del Paese. 

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