Marocco, scoperta nuova specie di dinosauro di 165 milioni di anni

di Enrico Casale

Una nuova specie di dinosauro è stata scoperta in Marocco, dopo che gli scienziati hanno trovato un fossile “insolito” che si crede sia almeno 20 milioni di anni più vecchio di tipi simili scoperti in precedenza. Lo riferisce la stampa locale e internazionale dalla quale si apprende che il fossile di una particolare costola di anchilosauro è stato trovato nel sito Boulahfa, nelle montagne del Medio Atlante.

Secondo gli scienziati il reperto fa parte del più antico anchilosauro, o “dinosauro corazzato”, mai scoperto. Gli anchilosauri erano un gruppo di dinosauri erbivori, noti per i corpi corazzati simili a carri armati e una coda a forma di clava.

Gli scienziati, riferiscono le medesime fonti, inizialmente credevano che il fossile facesse parte della famiglia degli stegasauri. Susannah Maidment, paleontologa del Natural History Museum, ha però sottolineato che i fossili di anchilosauri esistenti sono stati datati al periodo Cretaceo – approssimativamente tra 145,5 e 65,5 milioni di anni fa. Ma questa scoperta ha circa 165 milioni di anni, risalendo quindi al Giurassico. “Questa è una nuova specie di anchilosauro, è molto più vecchia di qualsiasi altro anchilosauro che abbiamo trovato, ma ha anche questa morfologia molto, molto strana”, ha detto Maidment secondo la quale il fossile rinvenuto proviene dal “Giurassico medio, un periodo di tempo in cui non abbiamo quasi nessuna prova di anchilosauri”.

Il nuovo fossile – i cui dettagli sono stati pubblicati nella rivista Nature Ecology and Evolution – è il primo trovato in Africa e mostra lunghe punte attaccate all’osso, che Maidment ha definito “insolite”. La nuova specie è stata chiamata Spicomellus afer. ‘Spicomellus’ significa ‘collare’ di punte, e ‘afer’ significa ‘dell’Africa’.

Tutti gli anchilosauri possedevano corazze dotate di placche ossee. Queste placche sono strutture di forma ovale o rettangolare organizzate in file trasversali (da lato a lato dell’animale) spesso dotate di carene sulla superficie. Noduli e placche più piccole riempivano gli spazi aperti tra le placche. e le palpebre erano anch’esse dotate di una corazza.

Tutti gli anchilosauri, tranne il primitivo Mymoorapelta, possedevano un acetabolo (la parte del bacino che accoglie la testa del femore) occluso per rinforzare la regione; inoltre, la superficie dell’ilio era espansa verso l’esterno. I denti, piuttosto deboli, non svolgevano benissimo la funzione di triturazione dei vegetali; in compenso, vista la forma allungata e tarchiata degli animali, probabilmente gli anchilosauri erano dotati di un impressionante sistema di digestione, forse basato sulla fermentazione.

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