Mali – Elezioni. Ibk e Cissé al ballottaggio

di AFRICA

I risultati del primo turno delle elezioni presidenziali maliane che si sono svolte la scorsa domenica vedono in testa il presidente uscente Ibrahim Boubacar Keïta (soprannominato Ibk) con il 41,42% dei voti davanti al suo principale sfidante, l’oppositore Soumaïla Cissé, che invece ha ottenuto il 17,80% delle preferenze. Nessuno ha superato la soglia del 50% e dunque si andrà al ballottaggio che è fissato per il 12 agosto.

Dopo una lunga attesa per un conteggio dei voti che si è svolto nella massima segretezza, i risultati sono stati pronunciati ieri sera attraverso la rete televisiva nazionale ORTM. La partecipazione al voto è stata del 43%.

Keïta e Cissé si sono già sfidati nel 2013 in un secondo turno elettorale. Entrambi gli schieramenti politici che sostengono i due candidati si sono detti soddisfatti del risultato ottenuto. L’Union pour la République et la démocratie (URD) di Cissé ha detto che “si tratta della prima volta nella storia della democrazia maliana che un presidente in esercizio finisce al ballottaggio contro un suo sfidante”. Un risultato positivo a loro avviso considerando che il primo turno sarebbe stato “segnato da frodi elettorali”.

Infatti mercoledì un totale di 18 candidati alle elezioni (fra cui lo stesso Cissé) hanno annunciato che non avrebbero accettato i risultati del voto denunciando brogli e irregolarità nelle operazioni.

Le complesse elezioni maliane si sono svolte in un clima abbastanza pacifico secondo gli osservatori dell’UE, tranne in alcune aree dove sono stati registrati attacchi da parte di gruppi armati e difficoltà organizzative legate alla distribuzione delle schede. La violenza ha perturbato il voto nel 20% dei seggi e in un 3% non si è potuto votare.

Il Mali è arrivato a queste elezioni in un momento assai complicato sul fronte della politica interna. Malgrado l’accordo di Algeri siglato nel 2015 mai attuato completamente, la pace e la sicurezza nel paese africano sono ancora lontane. Nemmeno la presenza dei caschi blu dell’Onu e dei militari francesi di Barkhane ha interrotto il susseguirsi degli attacchi terroristici nel nord del paese e in tutto il Sahel.

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