L’enorme potenziale del turismo costiero africano

di claudia
costa

di Valentina Milani

L’Africa, che possiede circa un terzo dei principali bacini idrici internazionali del mondo, si trova davanti a una notevole opportunità economica. Il settore del turismo marino e costiero del continente ha infatti il potenziale per contribuire con oltre 100 miliardi di dollari di entrate entro il 2030. È quanto emerge da uno studio pubblicato di recente dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep).

Lo studio, condotto con un’attenzione particolare al settore privato africano per rafforzare la sua agenda verde, mette in luce le opportunità spesso trascurate che si trovano nel settore del turismo costiero.

Unep sottolinea che il paesaggio africano presenta una gamma diversificata di opportunità di ecoturismo, che vanno dai safari della fauna selvatica e dal turismo orientato alla conservazione all’agricoltura sostenibile e alle esperienze culinarie, il tutto sfruttando il ricco patrimonio faunistico del continente.

“Le vaste coste africane offrono prospettive ottime nell’economia blu. Hanno generato 296 miliardi di dollari e 49 milioni di posti di lavoro nel 2018, e le proiezioni indicano 576 miliardi di dollari e 127 milioni di posti di lavoro entro il 2063: circa il 5% della popolazione attiva africana”, si legge nel documento nel quale viene specificato che “il turismo marino e costiero, con un valore di 80 miliardi di dollari, supera la media globale e gli investimenti strategici potrebbero fruttare 100 miliardi di dollari e dare lavoro a 28 milioni di persone entro il 2030”.

Tuttavia, in mezzo a queste promettenti prospettive di crescita, l’economia blu africana si trova ad affrontare problemi di sostenibilità, tra cui questioni come la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (Inn), che contribuiscono a una perdita annuale stimata di 10 miliardi di dollari.

Nel documento viene ricordato che il turismo costiero e marino rappresenta almeno il 50% del totale del turismo globale, e questo lo rende un settore economico fondamentale per numerosi piccoli Stati insulari in via di sviluppo e per diverse nazioni costiere.

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