La calciatrice Barbra Banda esclusa dalla Caf, non supera i test di femminilità

di claudia
Barbra banda

Un velo di scalpore e indignazione è sceso sulla Coppa d’Africa femminile (Caf) in corso in questi giorni in Marocco. Si è fatta notare per l’assenza Barbra Banda, capitano dello Zambia, la quale, nonostante sia stata convocata, non partecipa alle competizioni per aver fallito i test di idoneità di genere. In parole semplici non è stata ammessa perché ritenuta non abbastanza femminile. Il disappunto, sottolinea la Bbc, nasce anche dal fatto che la stessa Banda era stata invece ammessa alle recenti Olimpiadi.

Barbra Banda, ventidue anni, calciatrice professionista in Cina nello Shangai Shengli, non è solo il capitano dello Zambia, ma la migliore giocatrice della squadra, che ha esordito senza di lei contro il Camerun (partita per altro finita 0-0). Esclusa per mancanza di idoneità di genere, ma da chi? Secondo quanto riporta la Bbc, La Confederation of African Football (Caf) segue le regole di genere stabilite dalla Fifa. La responsabilità della scelta ha comunque i confini poco chiari e oscilla tra la seconda e la federcalcio dello Zambia. “Tutti i giocatori hanno dovuto sottoporsi alla verifica del sesso, un requisito del Caf, e sfortunatamente Banda non soddisfaceva i criteri stabiliti dal Caf”, ha detto a BBC Sport Africa Andrew Kamanga, presidente della FA (Faz) dello Zambia.

La verifica di genere non è una novità nello sport, ma è sempre molto acceso il dibattito che lo accompagna. La sfida alle regole di idoneità di genere della World Athletics sono state una prerogativa per anni della star dell’atletica leggera sudafricana, Caster Semenya, la quale sta attualmente aspettando il verdetto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, dopo aver perso in precedenza i ricorsi.

Le regole di ammissibilità della Fifa messe in atto dalla Coppa delle Nazioni femminili 2022 risalgono ormai a un decennio fa. Nel 2011 sono state introdotte per “garantire parità di condizioni e salvaguardare la separazione tra giocatori maschi e femmine. Gli ormoni androgeni hanno effetti di miglioramento delle prestazioni che possono fornire un vantaggio nel calcio”, si legge sul documento Fifa.

Regole che se da una parte garantiscono parità di condizioni dal punto di vista del gioco, generano un’esclusione e discriminazione con ripercussioni sul piano simbolico e sociale, oltre che competitivo. Molte giocatrici sono costrette ad assumere dei farmaci o addirittura a sottoporsi a interventi chirurgici, se il loro naturale livello di testosterone ha superato quelli consentiti, pur di essere ammesse alle competizioni. Il caso di Banda ha generato scalpore anche perché la giocatrice era stata convocata e si pensava fino all’ultimo riuscisse ad esserci. Ma altre calciatrici sono state escluse, tanto che l’attuale numero di ventidue giocatrici presenti in Marocco avrebbe dovuto essere di ventisei, avessero potuto partecipare tutte.

Foto da Twitter

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