Italia – Sud Sudan, quando la cooperazione nasce sui banchi di scuola

di claudia

Si è concluso in questi giorni il progetto di cooperazione internazionale tra Italia e Sud Sudan “Na Amashi Le Madersha”, nato per iniziativa del Collegio del Mondo Unito di Duino Aurisina (TS) con il fine di contribuire al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie e di salute della comunità della Mundri West County, in Sud Sudan. L’operazione, finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha preso avvio all’inizio del 2021.

Uno dei punti chiave per la realizzazione del progetto Na Amashi Le Madersha ” è stata l’adozione di una molteplicità di metodologie, con il coinvolgimento di un team internazionale e multiculturale. In primo luogo la messa in atto di un approccio pratico e mirato per l’individuazione e l’approvvigionamento dell’acqua, tramite uno studio ingegneristico. Il Collegio ha poi provveduto alla messa in atto di un approccio sociologico per consentire l’approfondimento delle tradizioni e della cultura locale, individuare i problemi degli adolescenti e consentire così la formazione specifica del corpo docente e degli studenti stessi.

Le attività si sono svolte con l’ambizione di concorrere in maniera tangibile al raggiungimento di tre obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, come assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età o fornire un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva. Il progetto ha contribuito a dotare una scuola in Sud Sudan di una fonte di approvigionamento idrico sicuro, favorendo una buona prassi sull’utilizzo dell’acqua e la corretta adozione di misure igienico sanitarie, anche al fine di ridurre il rischio di contagio da Covid-19. In parallelo, è stato fornito un supporto psicologico a giovani in età adolescenziale con particolare riguardo all’educazione sessuale.

“La filosofia su cui l’Istituzione del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico basa il percorso educativo – ha dichiarato Cristina Ravaglia, già Ambasciatrice e ora Presidente dello UWC Adriatic – è finalizzata ad aiutare i giovani ad ampliare i propri orizzonti, accogliendoli in una comunità multiculturale e caratterizzata da una grande diversità. Si tratta di un’esperienza unica per gli studenti che la frequentano, concludendo così l’ultimo biennio delle scuole superiori in un contesto internazionale, di confronto e che favorisce lo sviluppo delle loro abilità interpersonali, prime fra tutte l’empatia e la compassione. Il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, con i suoi studenti provenienti da oltre 80 Paesi, rappresenta un’eccellenza nel campo della promozione dei valori di solidarietà e fratellanza in ambito scolastico e siamo molto orgogliosi che, proprio all’interno del percorso curricolare, sia dato così ampio spazio proprio al volontariato”, ha aggiunto Ravaglia.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di studenti e insegnanti, dall’Italia e dal Sud Sudan. Sette le studentesse dell’UWC che hanno partecipato al progetto in remoto dall’Italia, 49 i giovani (33 ragazze e 16 ragazzi) che sono stati formati sull’utilizzo dell’acqua e sulla prevenzione delle malattie in Sud Sudan, una persona è stata formata a Mundri per essere da sostegno in loco a ragazze e ragazzi, nove insegnanti sono stati coinvolti. Inoltre c’è stata la partecipazione di un ex studente dell’UWC Adriatic, proveniente proprio da Mundri, ora docente in Canada, Justine Tata.

Grazie a un ulteriore finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia sempre nell’ambito della Cooperazione internazionale, nel 2022 prenderà avvio un nuovo progetto per lo sviluppo dell’imprenditoria della comunità di Mundri che prevede il recupero di antiche tradizioni locali per la produzione del sapone, attraverso l’utilizzo della cenere e le noci di karitè.

In Sud Sudan la maggioranza delle comunità considera un tabù discutere di argomenti di natura sessuale. Tali pregiudizi comportano inevitabilmente disagi ai giovani e alla comunità intera con il verificarsi di abusi sessuali, violenze, disparità, pregiudizi, matrimoni di minori, gravidanze in età molto precoce e violazione dei diritti umani. Anche nei casi di violenze e abusi, ragazze e ragazzi sono restii a denunciare l’accaduto per motivi di pudore e vergogna. Grazie al lavoro svolto, si è giunti all’individuazione di una persona di riferimento nella struttura, tale da poter essere di supporto alle ragazze e ai ragazzi per affrontare questo genere di problematiche.

Allo stesso modo, un annoso problema è rappresentato dalla mancanza di fonti idriche adeguate e la conseguente precarietà delle condizioni igienico sanitarie. Con il progetto “Na Amashi Le Madersha” si è così potuto creare un punto di approvvigionamento idrico sostenibile nel tempo, con il posizionamento di un bacino di raccolta dell’acqua piovana, accompagnato da azioni di formazione e informazione sull’uso dell’acqua, sull’igiene personale e sull’importanza dell’utilizzo del sapone per prevenire infezioni, malattie e soprattutto la diffusione del Covid19.

Dal 1982 il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico accoglie ogni anno più di 180 studenti da oltre 80 paesi per l’ultimo biennio della scuola superiore. A partire dalle teorie del pedagogista tedesco Kurt Hahn, il movimento internazionale degli UWC fa dell’istruzione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture, perseguendo la pace e un futuro sostenibile.

Gli studenti trascorrono al Collegio due anni (gli ultimi delle superiori) di grande impegno nello studio e di crescita personale. Al di là delle ore di lezione, il loro coinvolgimento nelle attività extra accademiche rappresenta una parte imprescindibile della loro esperienza formativa, specie per quanto concerne il volontariato.

I Collegi del Mondo Unito, sono un’organizzazione unica nel suo genere. Si tratta, infatti, dell’unica ONG internazionale nel campo dell’istruzione che riunisce studenti di tutto il mondo, selezionati nei loro paesi in base al merito e indipendentemente dalle loro disponibilità economiche. Gli studenti così individuati frequentano uno dei 18 UWC, scuole che promuovono la comprensione internazionale, la pace nel mondo e la sostenibilità del pianeta. Nel dicembre 2021 sono in corso le selezioni UWC per gli studenti italiano che frequenteranno i collegi nel biennio 2022-24.

Al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico ragazze e ragazzi fortemente motivati vivono assieme un’esperienza educativa a 360°. Il loro obiettivo è aiutarli a diventare cittadini attivi, consapevoli e dotati un’eccellente preparazione, il cui atteggiamento positivo nei confronti dell’apprendimento e del servizio a favore della collettività ne farà in futuro portatori di un autentico cambiamento. Poiché gli studenti sono anche rappresentanti dei loro paesi d’origine, puntano ad avere un impatto anche all’interno delle loro comunità, portando ad esse un concreto esempio di come si possa essere aperti, compassionevoli e portatori di pace.

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