Grande Diga Rinascimentale Etiope, nuove accuse da parte dell’Egitto

di claudia
Gerd Nilo azzurro

Il dossier della Grande Diga Rinascimentale Etiope (Gerd) è tornata ieri alla ribalta dopo che il Cairo ha accusato Addis Abeba di essere responsabile del fallimento dell’ultimo round di colloqui per raggiungere un accordo sui flussi idrici. La posizione del Cairo è stata sostenuta dai Paesi del Golfo, che hanno rifiutato qualsiasi azione che violi i diritti dell’Egitto e del Sudan nelle acque del Nilo.

Una dichiarazione del ministero degli Esteri egiziano afferma che il ministro Sameh Shoukry ha informato domenica i suoi omologhi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) sugli sviluppi riguardanti la Gerd. Ciò è avvenuto durante la partecipazione di Shoukry all’incontro consultivo congiunto con i ministri degli Esteri del Gcc nella capitale saudita Riad.

Il portavoce ufficiale del ministero degli Esteri, Ahmed Abu Zeid, ha detto che Shoukry ha parlato dell’approccio intransigente dell’Etiopia che ignora i principi di buon vicinato, portando l’Egitto a sospendere la sua partecipazione ai negoziati. A dicembre, l’Egitto ha annunciato il fallimento di un ciclo di negoziati sulla Gerd. I colloqui – svoltisi tra Egitto, Sudan ed Etiopia – erano stati precedentemente avviati nel quadro dell’accordo dei tre paesi per accelerare il completamento dell’accordo sulle regole per il riempimento e il funzionamento della diga entro quattro mesi.

All’epoca, il ministero dell’Irrigazione egiziano aveva dichiarato in un comunicato che l’incontro tenutosi ad Addis Abeba “non ha prodotto alcun risultato a causa del persistente rifiuto dell’Etiopia di accettare qualsiasi soluzione di compromesso tecnico o legale che salvaguardasse gli interessi di tutti e tre i paesi. ” La Gerd è in costruzione dal 2011 sul Nilo Azzurro, il principale affluente delle acque del Nilo.

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