Drastico calo dei lavoratori cinesi in Africa

di claudia

Secondo un report del Fondo monetario internazionale (Fmi), citato dal South China morning post, il numero ufficiale di lavoratori cinesi in Africa è calato del 64% dal 2015 al 2021. Nel 2015 infatti c’è stato il picco di cittadini cinesi lavoratori in Africa, con circa 263.000 lavoratori, dato crollato ad appena 93.000 lavoratori alla fine del 2021.

Secondo i dati della China Africa research initiative (Cari) presso la Suola di studi internazionali avanzati della Johns Hopkins university, il numero di lavoratori cinesi in Africa è sceso nuovamente nel 2022, al minimo di 88.371 persone. I dati Cari mostrano che dei 93.526 lavoratori cinesi in Africa nel 2021, 72.526 erano impegnati in appalti a progetto e 21.000 nei servizi, compresi operai manifatturieri, alberghieri e cuochi. Nel 2022, secondo la Cari, c’erano 62.686 lavoratori cinesi negli appalti a progetto e 25.685 nei servizi. Nel 2022, i primi cinque paesi con lavoratori cinesi erano Repubblica democratica del Congo, Algeria, Egitto, Nigeria e Angola, che rappresentavano il 42% di tutti i lavoratori cinesi in Africa.

Secondo il quotidiano cinese il calo dei lavoratori è legato ai ricavi annuali lordi dei progetti di costruzione delle aziende cinesi in Africa: “Esiste una correlazione positiva tra il numero di lavoratori cinesi e i ricavi lordi delle aziende cinesi in Africa, soprattutto prima della pandemia” si legge nel documento dell’Fmi, ma parte del calo è dovuto anche al fatto che le aziende cinesi assumono sempre più lavoratori locali quanto più a lungo sono presenti in un Paese. Il fatturato delle aziende cinesi coinvolte in progetti di ingegneria e costruzione in Africa ha raggiunto il suo picco nel 2015, per poi iniziare a diminuire gradualmente: nel 2021, la cifra dei ricavi è stata di 37 miliardi di dollari, un calo del 3% rispetto all’anno precedente. 

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