A Milano, creatività afro e giocose forme pop

di Marco Trovato

A Milano, nell’ambito del Fuorisalone 2024 (dal 16 al 21 aprile), il negozio Carpe Diem in Viale Tunisia rende omaggio all’Africa, in collaborazione con la sartoria sociale italo-africana KeChic. Vi segnaliamo in particolare l’evento di giovedì 18 aprile, dalle ore 18.30 fino alle 21 circa: appuntamento da non perdere allo store con musiche africane e un aperitivo/incontro per esplorare racconti, ritmi e tessuti africani che hanno ispirato gli oggetti pensati per questo Fuorisalone.

Nel cuore del Porta Venezia Design District, distretto cosmopolita e inclusivo – non a caso il primo quartiere multietnico di Milano – la sartoria sociale italo-africana KeChic insieme allo storico store Carpe Diem (Viale Tunisia 1/3) propone una capsule di accessori per la casa realizzata con stoffe wax e basin, tra le più affascinanti del patrimonio tessile al di là del Mediterraneo. Un’esplosione di energia e colori per rivitalizzare le nostre case con tovaglie e cuscini, ma anche oggetti e complementi di arredo. Un métissage che non ha confini territoriali, ma storie di culture diverse che convivono, dialogano e si mescolano tra loro, creando insieme qualcosa di nuovo e bello in una mostra-mercato imperdibile.

Dopo l’edizione inaugurale dello scorso anno torna nei giorni di Fuorisalone 2024 (16-21 aprile)  il Porta Venezia Design District, per storia sensibile ai temi dell’inclusività e della diversità: in questo quartiere infatti sorgeva il Lazzaretto di Milano, luogo per eccellenza del diverso, e dagli anni 70’ qui, ben prima che in via Padova, si è radunata la comunità africana milanese, tanto da farne un crocevia multietnico,  un “piccolo Corno d’Africa”, in particolare per la presenza di persone provenienti dall’Eritrea – infatti la zona Porta Venezia si era guadagnata il soprannome di “Asmarina” (da Asmara, la capitale dello Stato africano).

Non è allora un caso se quest’anno lo store Carpe Diem, dal 1992 impegnato nella ricerca di un design accattivante, che strizza l’occhio alla pop art incrociandola con l’alto artigianato, abbia deciso di rendere omaggio proprio all’Africa, riservando una parte dei suoi spazi a una mostra mercato meticcia di oggetti e complementi d’arredo realizzati con le stoffe più affascinanti della tradizione di quella Terra: il wax, trama per eccellenza del suo patrimonio tessile, caratterizzato dalla tinta in cera e da centinaia di disegni (ognuno associato a un significato, un messaggio legato a uno stato d’animo o un avvenimento importante della vita), sempre più spesso preso in prestito dai designer dell’haute couture; e il bazin, il tessuto damascato più nobile e amato, utilizzato per abbigliarsi nelle occasioni importanti sia religiose che formali in Africa ma ancora quasi sconosciuto agli italiani.

A cucire questi tessuti i sarti africani dell’Atelier di KeChic, la sartoria sociale milanese nata nel segno del mixage non solo tessile, ma culturale, un ponte tra il Duomo e la Moschea di Touba, tradizione italiana e africana.

Nelle loro abili mani wax e basin sono diventati una preziosa linea Home declinata in cuscini, tovaglie e oggetti della nostra cultura reinterpretati in chiave africana. Un esercizio di stile che ha dato vita a pezzi inediti che vanno al di là del semplice “stile etnico”, raccontano la joie de vivre con le loro fantasie dai colori puri, vividi, trasmettono energia e una innata eleganza.

Creatività, ricerca della bellezza, dialogo tra culture e sostenibilità ambientale sono i principi fondativi del progetto. In linea con l’ispirazione di questo Fuori Salone 2024 che ha per tema “Materia Natura” e vuole esplorare la connessione tra queste due parole.

Carpe Diem & KeChic lo fanno con un «respiro africano», raccontando storie, mettendo in relazione tradizioni diverse, in cui linguaggi ancestrali si confrontano con lo spirito dei nostri tempi, scoprendosi straordinariamente attuali.

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