Comore: elezioni presidenziali, accuse di brogli

di claudia

 Si sono tenute ieri nell’arcipelago delle Comore le elezioni presidenziali. I primi risultati provvisori sono attesi per venerdì. Gli analisti politici prevedono una nuova vittoria del presidente Azali Assoumani, che otterrebbe quindi un quarto mandato. Alcuni leader dell’opposizione avevano chiesto il boicottaggio, accusando la commissione elettorale di favorire il partito al governo. La Commissione lo ha però negato, affermando che il processo sarà trasparente. I cinque candidati dell’opposizione che hanno partecipato al voto hanno però affermato ieri che ci sono stati casi di brogli elettorali e di votazioni terminate prima dell’orario di chiusura ufficiale. “Ad Anjouan, i soldati sono venuti a ritirare le urne prima dell’orario di chiusura a Nyumakele, la regione più popolata dell’isola”, ha detto alla Reuters il candidato dell’opposizione Salim Issa in una conferenza stampa a nord della capitale Moroni.

Il candidato indipendente, Mouigni Baraka, ha aggiunto che nell’isola di Mwali hanno avuto notizie di schede elettorali compilate a favore di Assoumani. Baraka e Issa non hanno però fornito prove durante il briefing. Houmed Msaidie, direttore della campagna di Assoumani, ha negato le accuse e ha chiesto ai candidati di fornire prove. “Falso, non c’è stato nessun brogli. In tutte le elezioni, se abbiamo le risorse umane, non può esserci brogli”, ha detto in una conferenza stampa a Moroni.

Assoumani aveva detto ai giornalisti che sperava nella vittoria al primo turno. L’ex ufficiale dell’esercito è salito al potere con un colpo di stato nel 1999. Da allora ha vinto tre elezioni e nell’ultimo anno è stato presidente dell’Unione africana.

Le Comore sono una nazione politicamente instabile. Dal 1975, anno dell’indipendenza dalla Francia, hanno vissuto una ventina di colpi di stato o tentativi di colpo di stato. La nazione inoltre è poverissima e molti emigrano soprattutto verso Mayotte, isola che fa parte dell’arcipelago, ma che è rimasta sotto la sovranità francese .

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