Cannes 2020, tre film dal Nordafrica

di AFRICA
Festival di Cannes

Quest’anno, a causa del coronavirus, il Festival di Cannes non ha avuto luogo a maggio e non avrà luogo entro l’anno. Il presidente Pierre Lescure e il delegato generale Thierry Frémaux hanno tuttavia rivelato la line-up ufficiale 2020, composta da 56 film che porteranno il marchio del Festival e che usciranno nelle sale o saranno selezionati in alcune rassegne. Altri ancora aspetteranno l’edizione di Cannes del 2021. Tra i film selezionati non compare l’Africa subsahariana, ma tre film del Nordafrica.

Red soil è la seconda fiction di Farid Bentoumi, regista, sceneggiatore e attore franco-algerino, già noto per Good Luck Algeria, che aveva riscosso un grande successo. Nel suo secondo lungometraggio protagonista è Nour, appena assunta come infermiera nella fabbrica chimica dove suo padre, delegato sindacale e perno dell’azienda, ha sempre lavorato. Un giornalista interroga la ragazza che si occupa della gestione dei rifiuti e insieme a Nour scoprirà gradualmente che questa fabbrica, pilastro dell’economia locale, nasconde molti segreti. Tra bugie su scarichi inquinanti, manomissioni di cartelle cliniche e incidenti mascherati, Nour dovrà scegliere di tacere o tradire suo padre e far emergere la verità.

Samir Guesmi, di origini algerine, è molto noto in Francia soprattutto come attore. Debutta dietro la camera con Ibrahim, la storia di un adolescente sognatore che vive nella periferia parigina insieme al padre con il quale ha un rapporto difficile. Il ragazzo viene coinvolto in una truffa e per evitargli la prigione il padre deve sborsare una cifra ingente che rappresenta per lui un enorme sacrificio. Di fronte alla generosità di suo padre, Ibrahim è pronto a fare ammenda e a stabilire finalmente con lui un rapporto affettivo.

Ayten Amin, egiziano, era già stato selezionato a Cannes nel 2011 con Spring 89, un film coraggioso e delicato. Questa volta, con Souad il regista cerca di presentare un’esperienza ultrarealistica per rivelare i punti deboli delle dure dinamiche sociali che hanno portato al suicidio di una ragazza.

Tutti e tre i film sembrano molto interessanti e ci auguriamo di poterli vedere in sala, anche se fin d’ora attendiamo la nuova edizione del Festival di Cannes, la kermesse cinematografica più importante del mondo.

(Annamaria Gallone)

 

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