Padre Kizito | Stasera, Koinonia allo Speciale Tg1

di Pier Maria Mazzola
Fred_Juma

È un luogo comune che nei momenti di difficoltà le persone sono capaci di tirar fuori le energie migliori. Lo abbiamo sentito ripetere fino alla nausea negli ultimi mesi.

A Nairobi abbiamo visto dei casi molto significativi, come Fred Juma (a sinistra nella foto). Nato e cresciuto a Kibera, dove ancora abita, Fred è un ex-calciatore della nazionale keniana. Cinque anni fa, ritiratosi dall’attività sportiva – che in Kenya ti arricchisce di popolarità ma di nient’altro –, ha dato vita a una piccola ong, Green Card. Lo scorso agosto Fred si era entusiasticamente associato a Koinonia e alla fondazione Run4Future per organizzare una maratona che ha abbracciato Kibera. Appena il coronavirus è arrivato in Kenya, Fred ha organizzato capillarmente incontri per spiegare le più importanti regole igieniche e l’uso delle mascherine. Poi ha tormentato supermercati nelle vicinanze, piccoli produttori che arrivavano al mercato e non riuscivano a vendere le patate o i cavoli, altre persone di pochi mezzi e tanta buona volontà, finché è riuscito a creare una catena di solidarietà per provvedere ai bisogni dei più poveri. Niente di originale, ma fatto con tanta dedizione e passione, arrivando là dove nessun altro riesce ad arrivare.

Domenica 7 giugno intorno alle 23 andrà in onda uno Speciale del Tg1, dove si vedranno anche alcuni momenti di vita del gruppo di giovani adulti che  Koinonia ha riscattato dalla strada quasi due mesi fa.


Renato Kizito SesanaPadre Renato Kizito Sesana è un missionario che vive tra Nairobi (Kenya) e Lusaka (Zambia), città dove ha avviato case di accoglienza per bambini e bambine di strada (si chiamano Kivuli, Tone la Maji, Mthunzi…) e molte altre iniziative principalmente rivolte ai giovani, rendendoli protagonisti (come la comunità Koinonia). È cofondatore della onlus Amani, che dall’Italia sostiene la sua opera. Da giornalista, ha sempre avuto una viva attenzione alla comunicazione, dapprima come direttore di Nigrizia, quindi fondando a Nairobi la rivista New People e rendendosi presente sui mezzi di comunicazione keniani e internazionali.

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