Ciad, ergastolo per quattrocento ribelli del Fact

di claudia

Sono stati condannati all’ergastolo più di 400 membri del Fronte per l’alternanza e la concordia in Ciad (Fact) arrestati dopo la morte dell’ex presidente Idriss Déby Isno nel 2021. La sentenza è stata pronunciata ieri dalla Corte d’appello nel carcere di Klessoum, in un processo svoltosi a porte chiuse, per atti di terrorismo, arruolamento di minori, attentato alla sicurezza nazionale e attentato alla vita del capo dello Stato.

Il leader del Fact, Mahamat Mahdi Ali, è stato condannato anche lui, in contumacia, all’ergastolo.

Queste condanne sono accompagnate da multe congiunte a titolo di risarcimento per lo Stato del Ciad e per gli eredi del defunto presidente Idriss Deby.

Gli avvocati dei condannati intendono fare ricorso. Sperano inoltre in un gesto dal potere. Al termine del dialogo nazionale nell’ottobre 2022, il presidente della transizione, Mahamat Idriss Deby, aveva accennato alla possibilità di liberare tutti i prigionieri di guerra.

Il Fact è uno dei gruppi ribelli ciadiani con basi in Libia, dove molte milizie, approfittando del caos e dell’instabilità, hanno operato nel contrabbando di vario genere e nel business dei mercenari.  Il Fact è guidato da Mahamat Mahdi Ali, un ciadiano di etnia Gorane che ha vissuto e studiato in Francia prima di arruolarsi con l’Ufdd, un’altra ribellione ben nota guidata da Mahamat Nouri. Il Fact è nato nel 2016 da una scissione con l’Ufdd.

La sua intenzione era condurre un’offensiva fino a N’Djamena allorché il maresciallo Idriss Deby Itno si stava facendo rieleggere per un sesto mandato consecutivo, l’11 aprile 2021, e mentre in Libia il processo di stabilizzazione prevede che tutti i gruppi armati stranieri lascino il territorio.

Sarebbe sul fronte nel Kanem, dove Idriss Deby si era recato per sostenere e coordinare le truppe nella controffensiva, che il capo di Stato sarebbe stato mortalmente colpito da colpi d’arma da fuoco. Uno sviluppo inatteso per tutti, probabilmente anche per il Fact, che intendeva far cadere il regime ma non uccidere il presidente. Un’altra voce ufficiosa, priva di conferme, sostiene che Deby sarebbe stato ucciso da un membro della sua guardia. 

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