Burundi – Situazione incerta. Il Presidente: ritorno

di Enrico Casale
Situazione incerta in Burundi. Il Presidente: ritorno

Situazione ancora incerta in Burundi poche ore dopo l’annuncio del generale Godefroid Niyombare, che ha sostenuto di aver rovesciato il governo del presidente Pierre Nkurunziza e annunciato la costituzione di un comitato di salvezza nazionale.
Il tentativo di golpe è stato condannato dal presidente tanzaniano Jakaya Kikwete a nome della Comunità dell’Africa Orientale (Eac), mentre un appello “alla calma” è arrivato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Tuttavia a Bujumbura “appena è stata trasmessa la notizia la gente è scesa in strada gridando, festeggiando e applaudendo”, racconta dalla città Simone Teggi, cooperante della ong italiana LVIA, che parla di “diverse migliaia” di persone in strada. “È difficile capire la quantità esatta, nei giorni scorsi le manifestazioni erano concentrate nei quartieri, ora può darsi che i dimostranti si siano radunati nel centro città”.
Il governo ha tuttavia parlato di un fallimento del tentativo del generale Niyombare, ex capo dei servizi segreti, ed ha annunciato l’imminente ritorno di Nkurunziza da Dar es Salaam, dove partecipava ad un vertice dell’Eac. In risposta, Niyombare ha ordinato la chiusura delle frontiere e dell’aeroporto della capitale.

“La dichiarazione di un ritorno del presidente è un segnale forte”, prosegue Teggi, registrando come sia nella polizia (in precedenza considerata essenzialmente fedele a Nkurunziza) sia nell’esercito “sembrano esserci comportamenti contraddittori, probabilmente la paura è di trovarsi da lato sbagliato della barricata nel momento decisivo”.
Anche sul controllo effettivo di alcuni punti chiave della città resta l’incertezza, testimonia il cooperante italiano. “La strada che porta alla radiotelevisione nazionale – racconta ad esempio – è ancora chiusa, ma dopo la dichiarazione del colpo di stato ci sono stati ancora spari per almeno un’ora”. Lo stesso annuncio di Niyombare, infatti, “non è arrivato dalla radio nazionale ma da un canale privato”. Hanno infatti ripreso le trasmissioni sia la nota Radio publique africaine (Rpa) sia altre emittenti, che possono adesso essere ascoltate in tutto il paese.
(13/05/2015 Fonte: Misna.org)

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