Burkina Faso: processo Sankara, Diendéré accusa la corte

di claudia
sankara

All’udienza di ieri del processo sull’assassinio di Thomas Sankara, al tribunale di Ouagadougou in Burkina Faso, gli avvocati del generale Gilbert Diendéré, il potente ex capo del reggimento di sicurezza presidenziale accusato di complicità nell’assassinio dell’ex-presidente nel 1987 hanno sostenuto la tesi del “complotto” contro il loro cliente. Lo riportano le agenzie internazionali.

Secondo la memoria presentata dai legali di Diendéré infatti l’ex-generale burkinabé, agli arresti a differenza degli altri imputati di peso nel processo (Blaise Compaoré, Hyacinthe Kafando e Somé Gaspard Désiré), è vittima di un complotto della procura militare, che ha chiesto per lui una pena a vent’anni di reclusione, incapace di assicurare alla giustizia i veri responsabili della morte, tra cui l’ex-presidente in esilio ad Abidjan, in Costa d’Avorio.

L’ex capo di stato maggiore del deposto presidente Blaise Compaoré era responsabile nel 1987 di un centinaio di uomini al Conseil de l’Entente, dove si tenne un incontro con Sankara al momento del suo assassinio. Diendéré tuttavia ha sempre sostenuto di essere arrivato sulla scena del delitto dopo aver sentito gli spari,nonostante diverse testimonianze che tuttavia i suoi avvocati descrivono come contraddittorie e incoerenti.

Diendéré nel 2015 è stato autore di un colpo di Stato fallimentare, durato cinque giorni e in seguito al quale è stato arrestato e processato per attentato alla sicurezza nazionale.

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