21/07/14 – Tunisia – I pericoli dell’estremismo armato e l’impreparazione di politici e militari

di AFRICA

 

Almeno 14 soldati tunisini sono stati uccisi ieri in scontri con uomini armati che hanno attaccato due posti di blocco nella zona del monte Chaambi, al confine con l’Algeria. Sarebbe l’ennesimo caso di cronaca di questo topo se non si trattasse della Tunisia e se non fosse stato il più cruento attacco subito dall’esercito tunisino dai tempi dell’indipendenza dalla Francia ovvero dal 1956.

La Tunisia è il paese che meglio ha sperimentato la cosiddetta Primavera Araba, riuscendo a tenere elezioni, mantenere l’unità del paese e un accettabile grado di sicurezza. Ciononostante, ha sperimentato una pesante crisi politica ed è stata teatro di eclatanti omicidi politici. La presenza di gruppi armati nelle aree più remote della Tunisia è però un elemento delicato che mette pressione sul governo del primo ministro Mehdi Jomaa.

Secondo alcune fonti, nell’area in cui è avvenuto l’attacco avrebbero trovato riparo anche affiliati di al-Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi). L’attacco è stato però rivendicato da una brigata armata che si è autodefinita Brigata Okba Ben Nafaa. Per i tunisini è uno scenario nuovo che si fa più pesante per la fase di transizione politica in corso (quest’anno ci saranno le elezioni)  e per l’impreparazione delle sue forze armate. – Atlasweb

 

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