La pirateria marittima nel Golfo di Guinea è diventata una seria minaccia per le navi mercantili che attraversano la zona: nel 2012 ben 966 attacchi vi sono stati perpetrati, con 206 sequestri e cinque persone uccise.
A rilanciare l’allarme è un rapporto congiunto di alcune organizzazioni incaricate del monitoraggio degli atti di pirateria, la One Earth Future Foundation attraverso il progetto Oceans Beyond Piracy, l’Ufficio internazionale marittimo (Imb) e il Maritime Piracy Humanitarian Response Programme.
Il rapporto sottolinea che il numero degli atti di pirateria nel Golfo di Guinea ha superato quello del Corno d’Africa, al largo della Somalia, dove nel 2012 sono stati compiuti 851 attacchi e dove si è registrato un calo del 78% degli atti di pirateria dal 2011.
Nel Golfo di Guinea vengono per lo più prese di mira le navi che trasportano il petrolio nigeriano.
Lo scorso marzo a Cotonou, in Benin, 25 paesi dell’Africa occidentale e centrale hanno deciso di creare una base regionale in un luogo da stabilire e di istituire un gruppo di esperti per mettere a punto una strategia comune nel settore della sicurezza tesa a contrastare la crescente minaccia della pirateria marittima. * Celine Camoin – Atlasweb
