02/01/15 – Algeria – Con 2015 si inasprisce lotta a ‘denaro sporco’

di AFRICA

 

Ancora qualche settimana e anche l’Algeria entrerà nel novero – ormai sempre più ampio – degli Stati che hanno deciso di usare la mano pesante contro il denaro sporco, che alimenta non solo la criminalità organizzata, ma anche il terrorismo.

Da tempo ormai nel Paese è in corso un dibattito, che resta comunque nelle ristrette stanze degli economisti e delle forze di sicurezza e della polizia, sulla opportunità di varare delle leggi che consentano un maggiore controllo sui flussi di denaro e, quindi, di accertarne la provenienza, che è poi il nodo centrale della questione.

La banche, almeno sino ad oggi, non hanno l’obbligo di utilizzare strumenti di tipo ispettivo per capire se il denaro che un cliente vuole depositare o movimentare abbia provenienza lecita o meno. Non che la cosa incida molto sulle politiche degli istituti di credito, ma da domani – ed è questo il punto forte delle nuove riforme – esse non potranno, ma dovranno pretendere dal cliente la documentazione che attesti che il denaro è provento di attività legali.

Le misure, secondo quanto anticipato dal sito Algerie 360°, saranno varate dal Consiglio dei ministri a breve e modificheranno quelle in vigore dal febbraio del 2005 e che ora sono ritenute di relativa efficacia contro le mille scappatoie che la finanza internazionale concede a chi del denaro voglia fare un uso ”improprio”.

La banche, nel caso in cui la documentazione richiesta al cliente che intende depositare delle grosse quantità di denaro non venga ritenuta esaustiva, non avranno potere discrezionale, dal momento che saranno costrette a rifiutare l’operazione e a darne comunicazione alle autorità di controllo.

Così come, e questo è un elemento di grande innovazione della normativa vigente, dovranno essere bloccate le operazioni immobiliari nel caso in cui il denaro utilizzato sia privo della certificazione richiesta. In questo settore, così come in quello delle transazioni commerciali, spesso il denaro vi transita solo per essere ripulito e, quindi, messo a reddito. Un esempio viene dalla compravendita di immobili per i quali viene utilizzato denaro sporco che, passando di mano, diventa legale, essendo stato sanato il ‘peccato originario’ della sua provenienza.

Tali nuovi strumenti consetiranno alle autorità finanziarie algerine, così come a quelle bancarie e di polizia di individuare passaggi all’estero e, quindi, anche i soggetti che vi siano coinvolti e che per questo potranno essere perseguiti, soprattutto con sanzioni economiche. – Diego Minuti (ANSAmed).

 

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