Libia – Richiedenti asilo, la maggior parte sono eritrei

di Enrico Casale
eritrei in libia

L’Eritrea è il principale paese d’origine africano dei richiedenti asilo presenti in Libia. E’ quanto emerge dalle stime diffuse oggi dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), secondo cui in questa speciale graduatoria il paese del Corno d’Africa figura al secondo posto in termini assoluti dietro la Siria. Dei 34.226 richiedenti asilo totali presenti in Libia, si legge nel rapporto, 4.261 sono di nazionalità eritrea, 3.181 sono sudanesi e 2.144 somali. A seguire, tra i paesi africani, figurano Etiopia, Ciad e Repubblica democratica del Congo (Rdc). Per quanto riguarda la presenza di profughi presenti in Libia (9.382), al primo posto tra i paesi d’origine africani figura invece il Sudan con 625.
In un’audizione tenuta il mese scorso davanti alla commissione per i diritti umani dell’Assemblea generale dell’Onu, la relatrice speciale delle Nazioni Unite per l’Eritrea, Sheila Keetharuth, ha ribadito la necessità di “non voltare le spalle” ai cittadini eritrei che continuano a fuggire dal regime repressivo di Asmara. La Keetharuth denunciato che i cittadini eritrei “continuano a subire frequenti violente dei diritti umani” e in migliaia continuano a fuggire dal paese. “Rivolgo un appello alla comunità internazionale perché non volti le spalle ai rifugiati eritrei per ottenere guadagni politici a breve termine derivanti da promesse elettorali populiste”, ha detto la funzionaria Onu. La Keetharuth ha poi espresso preoccupazione per l’assenza di una Costituzione nel paese fin dall’indipendenza dall’Etiopia, avvenuta nel 1993, il che ha portato a frequenti abusi di potere da parte dello Stato.
“L’Eritrea non ha ancora una Costituzione in grado di tutelare i diritti umani fondamentali, non dispone di organi giudiziari indipendenti né di un’Assemblea legislativa in grado di proteggere i cittadini dagli abusi di potere dello Stato”, ha detto. “Gli sforzi compiuti per ridurre il numero di arrivi di rifugiati eritrei porteranno solo ad una diminuzione temporanea delle cifre, ma non fermeranno le persone che attraversano deserti e mari in cerca di ripari sicuri. Nessuna barriera sarà mai insormontabile per chi scappa dalle violazioni dei diritti umani”, ha aggiunto la relatrice. Secondo le stime dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dall’inizio dell’anno più di 20 mila eritrei sono fuggiti dal loro paese verso i paesi limitrofi, un numero quasi pari a quello registrato in tutto il 2016.
(08/11/2017 Fonte: Agenzia Nova)

 

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