Tessuti simbolici raccontano la forza e l’indipendenza delle donne

di claudia

Per comunicare e lanciare messaggi di valore sociale e comunitario, in diversi Paesi del continente si utilizzano linguaggi simbolici, spesso veicolati e stampati su tessuti, trame di significato secolari. Il tessuto “Six Bougies” o il simbolo Fawohodie che si ritrova spesso nelle trame dei tessuti Adinkra, raccontano concetti fondamentali di emancipazione, libertà ed empowerment femminile.

Nel continente africano la storia di molte popolazioni si intreccia anche con le infinite varietà di tessuti realizzati a mano, i cui metodi per realizzarli sono entrati a far parte del bagaglio culturale di un Paese. Tramandati di generazione in generazione, i tessuti africani resistono al tempo e alle mode. 

La valorizzazione del ruolo della donna nella società passa anche attraverso gli abiti che nelle culture del continente hanno sempre un significato e sono specchio della società di appartenenza. Uno dei più interessanti è sicuramente il cosiddetto “six bougies, “sei candele”. Si tratta di un vero e proprio manifesto che inizialmente aveva a che fare solo con la ricchezza e il potere simboleggiati dai cilindri delle auto, ma con il tempo ha acquisito un senso che elogia la donna per la sua forza e capacità di autodeterminazione. La donna, raffigurata al centro sfida la rappresentazione simbolica di sei uomini. Il messaggio intrinseco va anche oltre: non solo la donna è abbastanza forte da affrontare gli uomini, ma nel caso l’uomo l’abbandonasse lei se la potrebbe tranquillamente cavare da sola. Un disegno celebre che ancora oggi è realizzato su diverse tonalità di tessuto.

La sua storia viene da lontano. Si racconta che nel maggio del 1940, un commerciante portoghese di nome Nogueira arrivò a Helmond, nei Paesi Bassi, per ordinare un wax olandese su misura. Concepì l’idea di un disegno con sei candele (bougies), indicando che chi lo indossava aveva un’auto a sei cilindri, un segno di ricchezza. Dopo la seconda guerra mondiale, questa fornitura di tessuti costituì la prima spedizione verso il mercato congolese ormai completamente prosciugato, e sembra che si sia rivelata un successo immediato.

Ancora più simbolico e meno elaborato, ma comunque efficace è uno dei segni della cultura Adinkra: Fawohodie. Oltre a essere stampato su panni, vesti e turbanti, lo si trova spesso ancora oggi inciso e elaborato per gioielli e accessori. Nato come simbolo di liberazione dell’oppressione razziale, sia maschile che femminile, ha abbracciato un concetto più esteso di indipendenza, libertà, emancipazione. Dei punti cardine su cui poggia l’uguaglianza di genere.

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