Tanzania – «Circoncidete i deputati maschi»

di Enrico Casale
circoncisione

In Tanzania, una parlamentare ha chiesto che vengano effettuati controlli per determinare se i colleghi maschi abbiano subito o meno la circoncisione – una pratica che riduce il rischio di trasmissione dell’Hiv/Aids.

Jackline Ngonyani ha inoltre chiesto che a tutti i parlamentari non circoncisi dovrebbe essere richiesto di sottoporsi all’operazione. La sua posizione ha diviso i suoi colleghi.

L’Hiv è una grave minaccia per la salute pubblica in Tanzania. Si ritiene che circa il 5% della popolazione adulta sia stata infettata dal virus (il 13° tasso di infezione più alto al mondo). Per ovviare al problema, circa il 70% della popolazione maschile è circoncisa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) afferma che la circoncisione riduce il rischio di contrarre l’HIV da parte di uomini eterosessuali di circa il 60%.

Diversi paesi africani per far fronte alla diffusione dell’Hiv hanno lanciato campagne per incoraggiare gli uomini a sottoporsi alla pratica, che comporta la rimozione chirurgica del prepuzio dal pene.

Ngonyani ha tenuto un discorso in parlamento su come frenare la diffusione del virus. Il suo suggerimento è stato appoggiato dal deputato Joseph Selasini.

Nel vicino Kenya, alcuni importanti politici si sono sottoposti volontariamente alla procedura nel 2008 per incoraggiare gli uomini delle loro comunità a fare lo stesso.

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