Sudafrica: Chester for President!

di AFRICA

In Sudafrica, un pupazzo meticcio di nome Chester Missing, irriverente e cattivissimo coi governanti, è diventato tanto popolare in tivù da condizionare la vita politica.

Un recente sondaggio televisivo ha certificato quanta credibilità i politici della Nazione Arcobaleno, orfana di Mandela, abbiano perso per via degli scandali che hanno investito lo storico partito al potere, l’Anc, sotto la guida di Jacob Zuma (costretto a dimettersi lo scorso febbraio). Alla domanda “chi vorresti come nuovo capo dello Stato?”, il 36% degli intervistati ha fatto un nome tanto popolare quanto clamoroso: Chester Missing.

Il fatto è che Chester non è un leader emergente dell’Anc né dell’opposizione, neppure un rampollo della nomenklatura o un protagonista dell’economia nazionale. È un pupazzo di “razza” indefinibile. Fatto di schiuma e plastica, è alto non più di cinquanta centimetri. Da quando, cinque anni fa, apparve per la prima volta in tivù, è diventato una presenza fissa in talk show politici e di satira. Non solo: grazie alla voce del suo ideatore e ventriloquo Conrad Koch (un sudafricano bianco di idee progressiste, con esperienza di attore e illusionista), Chester irride esponenti politici di primo piano, vip, star musicali, potenti imprenditori e uomini della finanza. Lo fa con interviste taglienti in cui mette alla berlina vizi e difetti dei potenti (avidità, carrierismo, razzismo, mancanza di trasparenza e di coerenza), rivolgendo loro delle domande spietate.

Nel mirino di Chester sono finiti, oltre a Zuma, l’attuale presidente ad interim Cyril Ramaphosa (sbeffeggiato per i suoi trascorsi da milionario), l’ex sindaca di Città del Capo Hellen Zille (additata come una nostalgica dell’apartheid), Oscar Pistorius (l’ex campione paralimpico finito in prigione per omicidio, accusato di voler impietosire l’opinione pubblica con il suo handicap), Julius Malema (il leader dell’Economic Freedom Fighters, preso in giro per il rozzo populismo). Nessun personaggio pubblico può sottrarsi al supplizio, come ricorda la moderna massima sudafricana: “Non sei veramente importante finché non puoi vantare una pagina personale di Wikipedia e un’intervista di Chester Missing”.

In tanti hanno cercato di mettere il bavaglio al pupazzo, ma ogni volta che Chester e Conrad sono stati citati in giudizio per calunnia o vilipendio, ne sono usciti più famosi e agguerriti di prima. E, anche se i suoi nemici riuscissero a estrometterlo dal piccolo schermo, Chester Missing continuerebbe a lanciare bordate dai suoi seguitissimi account Twitter e Facebook. Il prossimo anno in Sudafrica ci saranno le elezioni presidenziali. Sarà un fantoccio anarchico e sfacciato a influenzare l’esito del voto?

(Marco Trovato)

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