Somalia: al-Shabaab, nuovo attentato a Mogadiscio

di claudia

In Somalia, al-Shabaab, milizia jihadista legata ad al-Qaeda, ha effettuato un nuovo attacco ieri sera nel cuore di Mogadiscio, attaccando l’Hotel Villa Rose dove alloggiano personalità politiche, tra le quali molti ministri e parlamentari. Almeno 5 persone sono morte e diversi risultano feriti. L’Hotel Villa Rossa è ancora sotto assedio da parte degli attentatori di al-Shabaab, che stanno avendo un forte scambio di arma da fuoco con le forze di sicurezza. al-Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell’attacco e ha affermato che i suoi uomini stanno ancora combattendo all’interno dell’hotel. Il numero degli uomini armati non è noto.

Come già in passato, i miliziani fondamentalisti hanno lanciato un’autobomba verso l’ingresso dell’albergo, poi un commando è penetrato nel compound e si è trincerato all’interno. Le forze di sicurezza hanno reagito sparando contro gli assalitori. “Un gruppo di combattenti di al-Shabaab ha attaccato un hotel nel distretto di Bondhere questa sera e le forze di sicurezza sono impegnate per eliminarli”, ha detto in una nota il portavoce della polizia nazionale, Sadik Dudishe. I residenti dell’albergo hanno cercato di scappare con tutti i mezzi, anche attraverso le finestre e scavalcando i muri adiacenti, secondo quanto riferito dai testimoni.

I vertici di al-Shababs hanno subito rivendicato l’attentato, sulle onde radio della propria emittente. Sempre secondo media e testimoni locali, diversi ministri si trovavano nell’albergo dove si stava svolgendo una riunione di governo, e alcuni sono rimasti addirittura feriti. Adam Aw Hirsi, ministro di stato per l’ambiente, ha dichiarato di essere scampato all’attacco. La polizia non ha rilasciato dettagli sul numero delle vittime. Questo nuovo attacco è il secondo di questa portata contro un luogo di potere nella capitale somala, mentre il presidente somalo ha lanciato “una guerra totale” contro il gruppo dall’estate. Da mesi le forze armate della Somalia, sostenute dagli Stati Uniti, stanno conducendo un’offensiva contro al-Shabaab in più regioni del Paese. A maggio, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di ridistribuire le truppe in Somalia a sostegno del governo locale e per contrastare i fondamentalisti.

La sua nuova strategia militare, consistente nell’affidarsi alle milizie dei clan, nonché all’assistenza militare americana e dell’Unione africana, ha finora consentito di recuperare terreno.

I jihadisti però non sono ancora vinti. Come reazione all’offensiva governativa, lanciano continui attentati suicidi, soprattutto nel cuore di Mogadiscio, vicino ai luoghi del potere, con l’obiettivo di cambiare i rapporti di forza con il governo e i suoi alleati. E poi nelle campagne, sostiene Omar Mahmood dell’International Crisis Group, “la cosa più difficile non è recuperare terreno”, ma “tenerlo”. 

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