Somalia, 30 mila alberi contro la siccità

di Enrico Casale
alberi deserto

La missione di transizione dell’Unione africana (Atmis), le Nazioni Unite e il governo federale somalo hanno lanciato una campagna per piantare 30.000 alberi attorno a 58 basi operative avanzate delle forze dell’Unione Africana in Somalia. L’obiettivo è migliorare la biodiversità, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e contribuire alla lotta contro la siccità.

L’operazione lanciata sulla scia della Giornata mondiale dell’ambiente durerà fino a dicembre 2024. Gli alberi piantati aumenteranno la copertura forestale della Somalia, stimata al 10,20% nel 2022. Il governo somalo vuole raggiungere il 30% di copertura forestale entro il 2030 attraverso l’agroforestazione e la gestione sostenibile dei terreni esistenti. Le autorità somale intendono raggiungere questo obiettivo attraverso l’accelerazione dell’iniziativa Greening Somalia, lanciata dal presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamoud nell’ottobre 2022. Questa iniziativa mira a piantare 10 milioni di alberi nelle capitali statali, distrettuali e regionali di tutta la Somalia. Oltre alla creazione di boschi, l’operazione contribuirà a ridurre l’erosione del suolo, grazie al fatto che le radici degli alberi mantengono il suolo in posizione in terreni in pendenza, stabilizzano e regolano l’idrologia del suolo e il livello della falda freatica.

“La scomparsa della copertura arborea della regione ha accelerato l’erosione del suolo e ha privato la terra della capacità di trattenere l’acqua, una combinazione spaventosa in un Paese che sta soffrendo la peggiore siccità degli ultimi 40 anni“, spiega una nota dell’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.

Gran parte degli interventi di rimboschimento prevederanno l’impianto dell’acacia, una pianta capace di “svolgere un ruolo fondamentale nel clima caldo e arido della Somalia“. Questi alberi, infatti, “migliorano la fertilità del suolo immagazzinando acqua, fissando l’azoto, un fertilizzante fondamentale, e riducendo il deflusso superficiale e l’erosione durante la stagione delle piogge”.

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