Ruanda: mercenari francesi e genocidio, ancora lati oscuri

di claudia

di Celine Camoin

Lo Stato francese “era pienamente informato dell’attività dei mercenari Bob Denard, Paul Barril e dei loro uomini” in relazione al genocidio in Rwanda del 1994. È quanto denuncia oggi l’associazione francese Survie, sostenendo che la commissione presieduta da Vincent Duclert, redattrice di un rapporto reso noto l’anno scorso sul ruolo della Francia in Rwanda dal 1990 al 1994, ha trascurato alcuni documenti dei servizi segreti francesi.

In un rapporto che si trova online, Survie pubblica i documenti top secret declassificati, in cui si legge tra l’altro che il mercenario Denard aveva rapporti regolari con l’entourage famigliare del defunto presidente Habyarimana che soggiornava a Parigi. “Sembrerebbe che il capitano Barril – si legge ancora nei documenti dell’epoca – capo della società Secrets, sia anche lui a contatto regolarmente con la famiglia Habyarimana”, con i ruoli di consigliere e di fornitore di armi.

“Queste note della Dgse (l’intelligence francese) che la commissione Duclert afferma di aver studiato, mostrano infatti che questi due ‘agenti privati ​​della Repubblica’ si sono coordinati per svolgere da Parigi operazioni mediatiche e militari a sostegno del governo autore del genocidio, anche dopo l’embargo dell’Onu, probabilmente in connessione con i massimi livelli dello Stato francese”, denuncia l’associazione Survie.

Un anno fa, la commissione Duclert ha presentato all’Eliseo un rapporto frutto di due anni di lavoro basato esclusivamente sugli archivi francesi. Questo rapporto concludeva con una “responsabilità schiacciante” escludendo una possibile “complicità” delle autorità politiche e militari francesi.

Per Patrice Garesio, co-presidente dell’associazione Survie, le nuove rivelazioni mettono in dubbio la rilevanza del rapporto Duclert, che oscura diversi aspetti importanti della complicità multiforme dello Stato francese con i genocidari”.

Survie è un’associazione legale creata nel 1984 che denuncia tutte le forme di intervento neocoloniale francese in Africa e si batte per una vera revisione della politica estera francese in Africa.

Condividi

Altre letture correlate: