Rd Congo, ventisette milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare

di claudia
insicurezza alimentare

Secondo l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) 27 milioni di persone, circa un quarto della popolazione della Repubblica democratica del Congo (Rdc), si trova ad affrontare una grave insicurezza alimentare da settembre 2021. La Rdc ha il maggior numero di persone in condizioni di grave insicurezza alimentare di tutta l’Africa, una situazione gravissima dovuta al persistere della violenza dei gruppi armati nelle regioni orientali. Lo rendono noto le Nazioni Unite tramite un comunicato dell’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), che prevede di aiutare 8,8 milioni di persone con 1,88 miliardi di dollari nel 2022.

Il problema, spiega l’Ocha, è “in gran parte attribuibile all’insicurezza che persiste nell’est del Paese”, dove decine di gruppi armati continuano a perpetrare atrocità che ostacolano l’accesso delle persone all’agricoltura e all’allevamento, determinando un deficit della produzione. La difficoltà di fare arrivare aiuti in alcune zone, dovuta anch’essa all’insicurezza, aggrava il problema dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione. “Nel centro del Paese, il blocco del grande Kasai rimane senza sbocco sul mare, con terreno povero per l’agricoltura per via dalla presenza di minerali, alti tassi di malnutrizione acuta, scarso accesso all’acqua potabile. Nel nord del Paese mancano le infrastrutture di base e la povertà diffusa” ha detto Aristide Ongone, rappresentante dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) nella Repubblica democratica del Congo. Oltre all’insicurezza, “vanno aggiunti gli effetti del covid e di altre epidemie ricorrenti nelle aree attraversate da fiumi, inondazioni, malnutrizione, mancanza di accesso ai mezzi e agli attrezzi agricoli, presenza di malattie delle colture come il verme dell’esercito”.

Almeno 5,5 milioni di persone sono sfollate internamente: “Nessun altro Paese africano ha così tanti sfollati. Milioni di persone saranno private di acqua, cibo e assistenza sanitaria” secondo Ocha.

Il rapporto annuale dell’Integrated food security phase classification (Ipc), nell’ambito del World food program (Wfp), pubblicato alla fine del 2021, avverte che tra aprile e agosto di quest’anno “si osserverà probabilmente un deterioramento significativo della situazione nutrizionale”, con otto zone sanitarie che potrebbero passare “da una situazione grave a una situazione critica”, cinque zone che potrebbero passare “da una situazione di allerta a una situazione grave” e 34 zone sanitarie che potrebbero “rimanere in una situazione grave, se non saranno adottate misure per mitigare gli effetti della malnutrizione”.

Il piano di risposta umanitaria dell’Onu per l’anno 2022 ha un valore di 1,88 miliardi di dollari. Nel 2021 solo il 39% degli 1,9 miliardi dichiarati era stato mobilitato. Mobilitare questi fondi sarà difficile “a causa della concorrenza delle altre crisi nel mondo”, ha dichiarato Johan Heffinck, rappresentante dei donatori internazionali nel Paese

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