RD Congo, rotta la coabitazione Tshisekedi-Kabila

di Celine Camoin

Il presidente congolese Felix Tshisekedi ha annunciato ieri sera, in diretta alla televisione nazionale, la fine della coalizione di governo tra il proprio schieramento e quello del suo rivale politico nonché predecessore, l’ex presidente Joseph Kabila.

Scene di gioia hanno accolto l’annuncio tra i simpatizzanti di Fatshi (così viene soprannominato Tshisekedi) davanti alla sede del suo partito, l’Unione per la democrazia e il progresso sociale (Udps). «Piano piano ci stiamo sbarazzando di Kabila», ha confidato a caldo ad Africa uno di loro, convinto che l’annuncio di Tshisekedi sia la prova di grande coraggio da parte del capo dello Stato.

Nel concreto, Tshisekedi ha annunciato la nomina di un informatore, il cui nome non è stato ancora indicato, incaricato di identificare una nuova maggioranza in seno all’Assemblea nazionale, con la quale formare successivamente un nuovo governo di coalizione.

«Il governo di coalizione istituito all’indomani dell’alternanza politica avvenuta nel gennaio del 2019 non ha permesso di attuare il programma per il quale mi avete eletto alla magistratura suprema. Non è stato capace di rispondere alle attese del nostro popolo», ha detto ieri il presidente, che dal 2 al 25 novembre aveva convocato consultazioni nazionali per discutere della paralisi in atto. «Una situazione di crisi persistente e di sfiducia inaccettabile tra le istituzioni della Repubblica, di cui sono il garante», ha precisato Fatshi.

È attesa per oggi la reazione ufficiale del Fronte comune per il Congo (Fcc), l’alleanza filo-Kabila, che sulla carta e nonostante accuse di brogli,  è uscita ampiamente in testa alle ultime elezioni parlamentari e regionali, e che mantiene un peso politico importantissimo. Nei ranghi del Fcc, c’è chi accusa la controparte di voler ‘corrompere’ alcuni deputati per far vacillare la maggioranza parlamentare e attirare i legislatori kabilisti verso il Cach (Cap pour le changement) di Tshisekedi. L’esecutivo, nominato solo sei mesi dopo le elezioni a causa delle difficoltà di trovare accordi, è guidato da Sylvestre Ilunga Ilunkamba del Pprd, il partito di Kabila.

Non mancano commenti scettici sull’annuncio di Fatshi, da alcuni ritenuto una classica farsa teatrale politica alla congolese. Si accende anche il dibattito sulla costituzionalità della manovra, che secondo il presidente si appoggia sull’articolo 78, comma 2, della Carta fondamentale. La futura maggioranza che potrebbe nascere alla mediazione dell’informatore non sarebbe espressione di un voto popolare. Un’opzione, quello dello scioglimento dell’Assemblea e di nuove elezioni, che Tshisekedi non ha escluso, qualora fallisse il tentativo.

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