Rd Congo, Goma ferita dal vulcano Nyiaragongo

di Celine Camoin

La lava incandescente del vulcano Nyiaragongo si è fermata alle porte di Goma, a 1,5 km dall’aeroporto, nella località di Buhene, ma continuano da ieri le scosse di terremoto. Uno strato di roccia ancora fumeggiante ha inghiottito infrastrutture, tra cui installazioni elettriche, e abitazioni di diversi villaggi a nord di Goma, tra cui Buhene, Katoyi e Majengo. Sono inoltre 15 le vittime legate alla crisi scatenata dall’eruzione del vulcano, secondo il rapporto provvisorio diffuso ieri dal ministro delle Comunicazioni e dei media, Patrick Muyaya: 9 persone sono morte in un incidente stradale, 4 sono state uccise mentre cercavano di scappare dalla prigione centrale di Munzenze e 2 sono state carbonizzate dalla lava.

Il nuovo governatore del Nord-Kivu, il generale Constant Ndima, in una dichiarazione letta dal portavoce della 34ma regione militare Guillaume Njike Kaiko, ha invitato i genitori a non mandare i bambini a scuola fino a nuovo avviso, in considerazione delle scosse sismiche.

L’Unicef ha lanciato l’allarme per oltre 150 bambini separati dalle proprie famiglie, mentre oltre  170 sono stati dati per dispersi nella fuga di massa da Goma, nella notte di sabato. Circa 8.000 persone hanno attraversato il confine ruandese da Goma e almeno 25.000 sono state sfollate a Sake, 25 km a nord-ovest di dal capoluogo. Per molti, il ritorno è già avvenuto ieri, quando è stato comunicato ufficialmente che la colata di lava si era fermata. In molti temono di trovare case saccheggiate o occupate abusivamente durante la loro assenza.

“Non sappiamo ancora quante case siano state colpite dall’eruzione nel territorio del Nyiragongo, a nord di Goma. Decine di bambini nella zona vicino all’aeroporto della città sono rimasti senza casa e senza risorse. Un team dell’Unicef è stato inviato nelle aree colpite di Sake, Buhene, Kibati e Kibumba per fornire una risposta in prima linea ”, ha indicato ieri l’Unicef in un comunicato, ricordando che l’ultima eruzione del Nyiragongo nel 2002 aveva lasciato più di 100.000 persone senza casa.

La capitale provinciale del Nord-Kivu sta tentando timidamente stamattina di tornare alle attività quotidiane. I mercati sono aperti, così come i negozi.

Intanto, il direttore scientifico dell’Osservatorio vulcanologico di Goma (Ovg), è riuscito stamani a sorvolare il Nyiragongo, ma sembra impossibile vedere se la lava è ancora attiva nel cratere principale. Secondo lui è quindi troppo presto per confermare se i terremoti avvertiti a Goma provengano direttamente dal cratere principale.

Per mancanza di fondi pubblici e di donazioni esterne, l’Ovg non ha potuto monitorare le attività del Nyiragongo per sette mesi, da ottobre 2020 ad aprile 2021. Secondo Radio Okapi, l’osservatorio era riuscito a era già riuscita a raccogliere alcuni dati recentemente grazie al supporto di un partner statunitense.

(Nella foto, il deputato Patrick Munyomo in visita a Buhene e Kibumba dopo l’eruzione del vulcano)

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