Omicidio di Civitanova, la condanna del governo nigeriano

di claudia
governo nigeria

Il governo nigeriano, con una nota ufficiale diffusa ieri, ha espresso dolore e la propria condanna per l’uccisione di un cittadino nigeriano a Civitanova, nelle Marche, in Italia. “Il governo federale della Nigeria condanna con la massima fermezza l’omicidio ingiustificato di Alika Ogorchukwu da parte di un italiano senza nome” si legge in una nota di Franscisca Omanyuli, portavoce del ministero degli Affari esteri.

Il ministero nigeriano ha incaricato l’ambasciatore in Italia, Mfawa Omini Abam, di collaborare con le autorità del Paese europeo per indagare sulla questione. L’ambasciatore, dal canto suo, ha invitato i nigeriani in Italia a mantenere la calma.

L’aggressione all’uomo di 39 anni, Alika Ogorchukwu, in pieno giorno è stata ripresa da numerosi testimoni oculari con i loro telefonini e i video sono diventati virali su social, suscitando rabbia e indignazione.

La notizia è presente su tutti i giornali nigeriani, i principali dei quali ospitano anche editoriali e commenti. In particolare il Daily trust mette in guardia i suoi lettori dai crimini di odio e contro la retorica di politici come Salvini e Meloni adottata anche da alcuni politici nigeriani, in particolare Babahir Lawal e Yakubu Dogara, “leader cristiani del nord dell’All progressive congress (Apc)”, il partito del presidente Muhamadu Buhari. Nel suo editoriale il quotidiano nigeriano spiega che i due politici “hanno perso ogni rilevanza” ma stanno “cercando di reinventarsi per un posto nel prossimo governo” e per questa ragione giocano le loro carte “mascherando i fallimenti e le frustrazioni personali come difesa di qualche immaginaria ingiustizia collettiva”. Questi due politici adottano infatti una retorica anti-musulmana che sostiene come ai cristiani vengano lasciate poche posizioni di rilievo, una polemica che cavalca anche la decisione del candidato Apc Bola Tinubu, musulmano, di indicare come possibile vicepresidente un altro musulmano, cosa che rompe la regola non-scritta della politica nigeriana dell’alternanza. 

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