Nigeria – 833 bambini “congedati” dalla Civilian Joint Task Force

di Enrico Casale
bambini soldato

La Civilian Joint Task Force a Maiduguri, nel nordest della Nigeria, ha rilasciato 833 bambini arruolati nelle sue file. L’iniziativa si inserisce nel suo impegno formale (inserito in un Piano d’azione) a porre fine e a prevenire l’arruolamento e l’utilizzo di bambini in operazioni militari. “Il rilascio di questi bambini mostra l’impegno a rispettare il diritto umanitario internazionale, le leggi sui diritti umani e altre legislazioni regionali e nazionali per proteggere i diritti dei bambini”, ha dichiarato Pernille Ironside, vice rappresentante Unicef in Nigeria e co-presidente della Task force delle Nazioni Unite sul monitoraggio e la reportistica delle gravi violazioni dei diritti dei bambini.

“Questa è una pietra miliare importante nel porre fine al reclutamento e l’utilizzo di bambini, ma molti altri bambini sono ancora tra le fila di altri gruppi armati in ruoli di combattimento o supporto. Chiediamo a tutte le parti di smettere di reclutare i bambini e lasciarli liberi di essere bambini”.

Da quando è stato firmato il Piano di azione, i membri del Ctfmr hanno realizzato operazioni congiunte di verifica sul campo per accertare la presenza e l’associazione dei bambini nelle strutture di comando e nelle fila del Civilian Joint Task Force.

Ad oggi, un totale di 1.469 bambini (1.175 ragazzi e 249 ragazze) associati al Civilian Joint Task Force sono stati identificati nella città di Maiduguri. L’Unicef continua a lavorare a stretto contatto con le autorità statali per supportare l’implementazione dei programmi di reintegro per i bambini rilasciati oggi e di tutti quelli colpiti dal conflitto in corso. Dal 2017, l’Unicef ha supportato il reintegro a livello sociale ed economico di più di 8.700 bambini rilasciati da gruppi e forze armate, aiutando a rintracciare le loro famiglie, facendoli ritornare alle loro comunità e offrendo loro supporto psicosociale, istruzione.

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