Mozambico, il governo preme per una brigata anti-rapimenti

di claudia
polizia

Il governo del Mozambico sta mobilitando risorse per attivare la brigata anti-rapimenti nel Paese. È quanto annunciato sabato dal presidente della Repubblica, Filipe Nyusi, il quale, intervenendo a Maputo durante le cerimonie centrali per celebrare la Giornata degli Eroi del Mozambico, ha rivelato che diversi gruppi si stanno formando all’interno e all’esterno del Paese per combattere il pericolo che affligge il Paese dal 2011.

“Gruppi diversificati (per combattere i rapimenti) si sono formati e continuano a formarsi all’esterno e all’interno del Paese e si mobilitano risorse per la loro effettiva attivazione”, ha assicurato.

Tra gli ostacoli che le autorità mozambicane incontrano nella lotta ai rapimenti spicca la mancanza di mezzi adeguati per affrontare la criminalità. Nyusi, che ha evidenziato il miglioramento dei sistemi di sorveglianza e di pattugliamento nel Paese, ha quindi tenuto a garantire che “stiamo lavorando nell’ambito della cooperazione internazionale”, al fine di “stabilire collegamenti di azione comune nella lotta contro questo male legato all’avidità e alla corruzione”.

Parallelamente, ha affermato il capo dello Stato, è in corso una revisione del quadro giuridico della Polizia della Repubblica del Mozambico (Prm) e del Servizio nazionale di investigazione criminale (Sernic) per adattarli alle sfide poste dalla criminalità organizzata e transnazionale. “Stiamo istituendo un meccanismo di collaborazione con il settore imprenditoriale nazionale nell’ambito del coordinamento con il settore privato per prevenire e combattere questo fenomeno”, ha aggiunto.

La scorsa settimana, anche la Confederazione delle Associazioni Economiche del Mozambico (Cta) ha espresso il desiderio di instaurare una cooperazione internazionale al fine di arginare l’ondata di rapimenti di imprenditori nazionali e stranieri, che hanno influenzato negativamente l’ambiente imprenditoriale in Mozambico.

In relazione ai casi di rapimento registrati nel 2023 sono stati arrestati 38 sospettati, tra cui tre cittadini sudafricani e 35 mozambicani.

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