Mali: trattative pace, integrazione di 26mila ex ribelli in esercito

di Valentina Milani
soldati del Mali

Il governo di transizione maliano e i movimenti firmatari dell’Accordo per la pace e la riconciliazione (Apr), frutto del processo di Algeri, hanno concordato la ripartizione della quota globale per l’integrazione di 26.000 ex combattenti negli organi costituiti dello Stato, nelle Forze armate e di sicurezza, nonché la gestione caso per caso degli alti funzionari civili e militari dei movimenti firmatari.

Le parti maliane si sono riunite dall’1 al 5 agosto a Bamako, a margine di una riunione a livello decisionale delle parti interessate all’Accordo di pace e riconciliazione per discuterne alcuni aspetti e la sua attuazione.

In un comunicato, le parti hanno annunciato “l’integrazione di 26.000 ex combattenti in due tranche di 13.000”: la prima tranche è distribuita secondo la quota concordata dalle parti e la seconda tranche su un periodo di due anni, ovvero 2023-2024.

Viene inoltre specificato che verrà creata una commissione ad hoc incaricata di condurre i lavori e di formulare proposte “per la gestione caso per caso di alti funzionari civili e militari dei movimenti firmatari”.

“Questa è certamente una nuova finestra di opportunità, una nuova era che si apre davanti a noi e che abbiamo l’obbligo di consolidare con progressi sostanziali nelle settimane e nei mesi a venire”, ha dichiarato il primo ministro maliano, Choguel Kokalla Maiga.

Il premier ha quindi assicurato che “il governo di transizione, sotto la guida del presidente Assimi Goita, non risparmierà alcuno sforzo per attuare la sua parte di impegno per realizzare quanto concordato tra le parti”. Allo stesso modo, il governo si impegna a lavorare per creare le condizioni per un consenso sugli altri punti in sospeso.

Maiga ha anche invitato “il ministro incaricato dell’Accordo per la pace e la riconciliazione nazionale a istituire, al più presto, la commissione inclusiva ad hoc per trattare i punti all’ordine del giorno”, prima di “esortare tutti i membri del governo a lavorare per la rapida attuazione dei punti dell’Accordo che abbiamo raggiunto, al termine di questi cinque giorni di lavoro”. 

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