Liberia, si apre oggi a Parigi il processo a Kunti Kamara

di claudia
violenza armi

Si apre oggi alla Corte d’Assise di Parigi, in Francia, il primo processo francese ad un signore della guerra liberiano: Kunti Kamara, comandante della milizia Ulimo durante la guerra civile liberiana tra il 1989 e il 1997, rischia l’ergastolo. Il processo di Kunti Kamara è il primo non legato al genocidio ruandese ad essere celebrato dall’unità “crimini contro l’umanità” del Tribunale di Parigi (creata appositamente nel 2012).

Kamara aveva appena vent’anni all’epoca dei fatti, avvenuti nella contea liberiana di Lofa, al confine tra Liberia e Sierra Leone, una delle zone più ricche di diamanti di tutta l’Africa occidentale: in qualità di comandante di Ulimo, Kamara ha incoraggiato stupri e atti di estrema violenza contro gli abitanti, per intimidirli o punirli per presunte collaborazioni con il gruppo avversario, il Fronte patriottico di Charles Taylor. Secondo la Commissione verità e riconciliazione della Liberia, l’Ulimo è stato responsabile di oltre 11.000 violazioni dei diritti umani durante la prima guerra civile in Liberia.

Kunti Kamara è stato arrestato in Francia nel 2018. Rilasciato su cauzione a seguito di un errore procedurale, è stato nuovamente arrestato nel gennaio 2020 mentre cercava di lasciare il Paese. Il suo processo durerà fino al 4 novembre a Parigi, sotto la giurisdizione universale che consente di processare i reati più gravi indipendentemente dal Paese in cui sono stati commessi.

Secondo Civitas Maxima, organizzazione che ha lavorato per provare i crimini di guerra e contro l’umanità commessi dai signori della guerra durante le guerre civili in Liberia e che documenta i crimini internazionali per ottenere risarcimenti per conto delle vittime, per fare luce su questo caso le autorità francesi, insieme alle autorità liberiane, hanno visitato la contea di Lofa nel 2019 per una missione conoscitiva: era la prima volta dalla fine della guerra civile che le autorità liberiane, insieme ad autorità straniere, intraprendevano ricostruzioni di scene di crimini di guerra. 

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