Liberia: giorni caldi nel Maryland, Weah impone coprifuoco

di Valentina Milani
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Il presidente liberiano George Weah ha dichiarato l’imposizione del coprifuoco notturno, tra le 18 e le 6 del mattino, in tutta la contea di Maryland a partire da oggi. Il coprifuoco resterà in vigore “fino a nuovo ordine”. La decisione segue le manifestazioni dei giorni scorsi, molto violente, in seguito alla morte di un giovane ragazzo. Lo rende noto la presidenza liberiana in una nota. Secondo Africa Feeds i manifestanti potrebbero essere tra i 20 e i 30mila.

Secondo i media locali nella giornata di ieri decine di manifestanti, la maggior parte donne e altri motociclisti, sono scesi in strada a Pleebo per chiedere sia fatta piena giustizia sulla morte di Modacius Nyemah, studente anziano del Pleebo Central High School ucciso, probabilmente da quattro persone non ancora identificate, ad Harper City. Le manifestazioni sono iniziate lo scorso 25 marzo, quando la città di Pleebo è stata invasa dai manifestanti. Ieri le proteste sono state particolarmente violente: i manifestanti hanno dato fuoco alla residenza dello speaker della Camera dei rappresentanti Bhofal Chambers e ad altre case. L’imposizione del coprifuoco ha inoltre una seconda motivazione: l’evasione dal carcere locale di 90 prigionieri, che hanno approfittato del caos per fuggire verso Harper City, lungo la costa meridionale e poco distante dal confine con la Costa d’Avorio.

In un comunicato stampa la presidenza liberiana ha invitato la popolazione a mantenere la calma e assicurato la volontà di fare piena luce sulla morte di Modacius Nyemah, che secondo i manifestanti sarebbe stato ucciso durante un’omicidio rituale per mano di un gruppo di motociclisti. In un video pubblicato sui social uno dei presunti assassini, arrestato dalla polizia, ammette di essere stato parte attiva e presente all’atto criminale, confermando la versione dell’omicidio rituale. Per questa ragione sono decine le donne scese in strada per protestare, visto che negli ultimi mesi non è la prima volta che un giovane ragazzo viene ucciso nell’ambito di un “omicidio rituale”: la rabbia popolare deriva proprio da questo, dalla scarsa risposta delle autorità relativamente a questa scia di omicidi. 

(Andrea Spinelli Barrile)

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