L’aumento dei gorilla di montagna porta nuove sfide

di Marco Trovato
gorilla di montagna

Nella foresta del Parco Nazionale dei Vulcani in Ruanda la popolazione di gorilla di montagna è in continuo aumento. E se questa è indubbiamente una buona notizia le autorità ruandesi che si occupano del parco in cui vive la maggior parte di questi primati hanno suonato l’allarme su una sfida diversa.

Secondo Prosper Uwingeli, direttore del Parco Nazionale ruandese dei Vulcani, la popolazione di gorilla continua a crescere. L’ultimo censimento, che risale al 2018, riportava oltre 1000 esemplari rispetto ai 680 censiti 10 anni prima, ma la tendenza, ha spiegato Uwingeli è quella di una crescita ulteriore.

Il numero crescente di gorilla sta portando ad una aumentata lotta per la coesistenza in un habitat, quello della foresta pluviale di montagna che sorge a cavallo tra Rwanda e Uganda, che è  in costante diminuzione.

“Vediamo nuove sfide all’orizzonte. La prima è quella dell’habitat, perché negli ultimi 50 anni, il parco ha perso il 54 per cento delle sue dimensioni. E quando è stato messo in atto lo sforzo per fermare l’estinzione della popolazione di gorilla di montagna, l’habitat non è cambiato”, dice Uwingeli.

“Le interazioni stesse tra gli animali sono cambiate, nel senso che sono diventate molto violente, e durante questo periodo (di interazione), abbiamo registrato la morte di sette silverback (gorilla maschi). E’ una conseguenza del fatto che più gruppi si trovano nella stessa area a competere per le stesse risorse, senza potersi espandere”, afferma Felix Ndagijimana.

Per migliorare la situazione attuale, le autorità ruandesi hanno deciso di ampliare il parco fornendo così più spazio ai gorilla di montagna.

L’espansione, tuttavia, comporta lo spostamento di alcune famiglie.

Il dieci percento delle entrate del turismo in Ruanda viene utilizzato per la costruzione di scuole, servizi e per un fondo di compensazione.

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