La magia dei baobab

di Valentina Milani

Piatte distese di terre sconfinate accarezzate dalla luce arancione del tramonto che mette in risalto sagome nere di baobab… Una delle immagini più diffuse nell’immaginario comune quando si parla di Africa e del relativo “mal” annesso! Ma vediamo “chi” sono questi giganti della natura e quali sono le loro caratteristiche e proprietà.

Grazie ai tronchi massicci di cui sono dotati, i baobab sono alberi che hanno imparato ad adattarsi ad ambienti asciutti e ostili. Il segreto di questo successo è la grande capacità del loro tronco povero di fibra legnosa di impregnarsi di acqua, riuscendo così a sopravvivere in ambienti caratterizzati da forti siccità. Ogni albero può infatti contenere fino a 300 litri d’acqua, tollerando così lunghi periodi senza pioggia.

La magia di tali alberi risiede anche nel fatto che essi sono in grado di vivere fino a mille anni. Forse è stato questo aspetto che, sommato alla loro stravagante forma, ha ispirato una serie di leggende. Alcune popolazioni ritengono infatti che la comparsa dei baobab sulla Terra fu voluta da un gruppo di gnomi desiderosi di vendicarsi degli uomini, colpevoli di disturbare la loro quiete con musiche e litigi assordanti. Così i folletti, di notte, sradicarono tutte le piante che si trovavano nei pressi di un villaggio vicino. Decisero poi di ripiantarle però, per dispetto, a testa in giù. Questo spiegherebbe la singolare forma della famosa pianta che sembra avere le radici al cielo.

Tradizioni a parte, il baobab (Adansonia digitata) cresce in varie zone dell’Africa ed è l’albero nazionale del Madagascar e del Senegal. Appartiene alla famiglia delle bombacee e se ne contano 28 generi e 200 specie diverse. Queste piante sono dei veri giganti della natura: il tronco può infatti raggiungere un diametro di 15 metri e un’altezza di 25.

Le foglie sono mangiate sia fresche che sotto forma di polvere secca. In Nigeria sono localmente note come kuka, e sono usate per produrre la zuppa di kuka. La polpa secca del frutto, dopo la separazione tra i semi e le fibre, viene direttamente mangiata o mescolata nel porridge o nel latte. I semi sono usati principalmente come addensante per le zuppe, ma possono anche essere fermentati in condimenti, arrostiti per un consumo diretto, o tritati per estrarre olio vegetale. L’albero è anche una fonte di fibre, tinture e carburante. L’olio estratto dai semi allevia il dolore delle scottature. La polpa dei frutti aumenta la resistenza ai virus (inclusi influenza, raffreddori ed herpes), regolarizza l’intestino e allevia i disturbi muscolari.

(Valentina Giulia Milani)

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