La conoscenza in Africa passa anche attraverso la televisione

di claudia
N*GEN

Imparare guardando la TV si può ed è proprio questa la sfida che diversi creativi del continente hanno accolto negli ultimi anni. Una piccola rivoluzione dei palinsesti è cominciata durante la pandemia quando i programmatori hanno cominciato a produrre e trasmettere format made in Africa in grado di intrattenere giovani e bambini, istruendoli al contempo su temi importanti, quali scienza, salute e uguaglianza di genere.

Se la pandemia ha bloccato gli studi e reso difficoltoso l’apprendimento di molti bambini del continente, ha anche insegnato a far fronte al problema con dei metodi alternativi: uno di questi è stata la televisione. Spicca tra i tanti l’innovativo programma televisivo N*GEN, che ha saputo colmare un vuoto che si era venuto a creare, mantenendo tutt’oggi la capacità di saper educare i bambini alla scienza divertendoli, cercando al contempo di favorire l’interesse per le materie STEM (acronimo anglosassone per indicare: scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) alle bambine, che spesso per motivi culturali tendono a non sceglierle, spronandole se lo desiderano a diventare delle future scienziate, sfidando qualsiasi “norma” di genere.

Il programma, come riporta il sito “News Decoder”, è stato creato dalla Gosia Lukomska di Peripheral Vision International (PVI) con sede in Tanzania, con la consulenza scientifica della dottoressa Joy Kiano e ha l’obiettivo di colmare le lacune e il divario del continente su materie quali biochimica, biologa molecolare, contribuendo a rendere più competitivi i giovani africani. “Volevamo creare intrattenimento educativo per bambini con persone che ci somigliano” ha spiegato la biologa. “La disinformazione e la sfiducia nella scienza erano dilaganti. Volevamo elevare queste materie e dare alle persone gli strumenti per pensare in modo critico”, ha sottolineato il produttore della trasmissione, Paul Falzone.

La trasmissione ha introdotto anche argomenti che non fanno parte del normale curriculum scolastico dei giovani, intervenendo qualora fossero trattati sommariamente. Uno di questi sono i fossili che, come ha spiegato la dottoressa Joy, non fanno parte per esempio del programma di studi in Kenya. L’importanza di colmare questa lacuna emerge significativamente se si pensa che nel Paese i Musei Nazionali custodiscono una delle più grandi collezioni di fossili del mondo.

La televisione ha grossi vantaggi sulla tecnologia in gran parte dell’Africa. Dove risulta difficile accedere al Wi-Fi e comprare un computer per i propri figli per partecipare a lezioni virtuali, la televisione ha risolto ai tempi della pandemia una grande lacuna e continua a farlo grazie alla sua reperibilità ed accessibilità. “Quando l’elettricità è disponibile e conveniente, un televisore è uno dei primi acquisti che le famiglie a basso reddito fanno dopo una luce a LED, un caricabatterie per il telefono e un ventilatore”, ha affermato il produttore della serie, arrivata oggi alla terza stagione.

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